Non rimane infatti alcun ricordo duraturo né del saggio né dello stolto, poiché nei giorni a venire sarà tutto dimenticato. E come muore lo stolto, allo stesso modo muore il saggio.

Il nemico è perito, raggiunto da una desolazione eterna! E delle città che tu hai distrutto è scomparso persino il ricordo.

Le espongano e ci annuncino ciò che accadrà. Dichiarino quali erano le cose passate, perché le possiamo considerare e conoscerne il compimento; oppure annunciateci ciò che avverrà.

Ecco, voi siete un nulla e la vostra opera è niente; chi vi sceglie è un abominio.

Chi ha annunciato questo fin dal principio perché lo sapessimo, molto prima perché potessimo dire: »E’ giusto«? Ma non c’è nessuno che abbia annunciato questo, nessuno che l’abbia proclamato, nessuno che abbia udito le vostre parole.

Ecco, le cose di prima sono avvenute e ora vi annuncio cose nuove; io ve le faccio conoscere prima che germoglino«.