Spine e lacci sono sulla via del perverso; chi ha cura della propria vita se ne sta lontano.

Ascolta, figlio mio, sii saggio, e dirigi il cuore per la diritta via.

Chi confida nel proprio cuore è uno stolto, ma chi cammina saggiamente sarà salvato.

Solo bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull’anima tua, per non dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, e perché non si allontanino dal tuo cuore per tutti i giorni della tu vita. Ma insegnali ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli,

Investigami, O DIO, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri;

e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.

Il cuore è ingannevole piú di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere?

Vegliate e pregate per non entrare in tentazione, certo lo spirito è pronto, ma la carne è debole«.

badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati;

La sapienza è la cosa piú importante; perciò acquista la sapienza. A costo di tutto ciò che possiedi, acquista l’intelligenza.

Figlio mio, queste cose non si allontanino mai dai tuoi occhi. Ritieni la sapienza e la riflessione.

La donna graziosa ottiene la gloria, e gli uomini violenti ottengono ricchezze.

Chi custodisce la sua bocca protegge la propria vita, ma chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina,

(4:13) C’è un altro deplorevole male che ho visto sotto il sole: ricchezze conservate per il loro proprietario a suo danno.

L’uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie.

Poiché dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze.

Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adultéri, fornicazioni, omicidi,

Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro dell’uomo e lo contaminano«.

Ciascuno invece è tentato quando è trascinato e adescato dalla propria concupiscenza.

Poi quando la concupiscenza ha concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è consumato, genera la morte.