Deutéronome 6:10-12
10
Quando poi l’Eterno, il tuo DIO, ti avrà fatto entrare nel paese che giurò ai tuoi padri, ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti grandi e belle città che tu non hai costruito,
11
e case piene di ogni bene che tu non hai riempito, pozzi scavati che tu non hai scavato, e vigne e uliveti che tu non hai piantato; quando dunque avrai mangiato e ti sarai saziato,
12
guardati da dimenticare l’Eterno che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitú.
Deutéronome 8:10-14
10
Mangerai dunque e ti sazierai, e benedirai l’Eterno, il tuo DIO, a motivo del buon paese che ti ha dato.
11
Guardati bene dal dimenticare l’Eterno, il tuo DIO, giungendo a non osservare i suoi comandamenti, i suoi decreti e i suoi statuti che oggi ti do;
12
perché non avvenga, dopo aver mangiato a sazietà e aver costruito e abitato belle case,
13
dopo aver visto le tue mandrie e le tue greggi moltiplicare, e il tuo argento e il tuo oro aumentare, e tutti i tuoi beni crescere,
14
che il tuo cuore si innalzi e tu dimentichi l’Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitú;
Deutéronome 31:20
Quando li avrò introdotti nel paese, che promisi ai padri loro con giuramento dove scorre latte e miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati, allora essi si rivolgeranno ad altri dèi per servirli, e disprezzeranno me e violeranno il mio patto.
Deutéronome 32:15
Ma Jeshurun si è ingrassato e ha recalcitrato (ti sei fatto grasso, grosso e pingue); ha abbandonato Dio che l’ha fatto e ha disprezzato la Roccia della sua salvezza.
Néhémie 9:25
Essi si impadronirono di città fortificate e di una terra fertile ed entrarono in possesso di case piene di ogni bene, di cisterne già scavate, di vigne, di uliveti e d’alberi fruttiferi in abbondanza, mangiarono, si saziarono, ingrassarono e vissero nelle delizie per la tua grande bontà.
Néhémie 9:26
Ciò nonostante essi furono disubbidirono, si ribellarono contro di te, gettarono la tua legge dietro le spalle, uccisero i tuoi profeti che li esortavano a ritornare a te e commisero cose blasfeme.
Job 31:24-28
24
Se ho riposto la mia fiducia nell’oro, e all’oro fino ho detto: »Tu sei la mia speranza«,
25
se mi sono rallegrato perché le mie ricchezze erano grandi, e perché la mia mano ha accumulato tanti beni,
26
se ho guardato il sole quando brilla o la luna che avanzava splendente, e il mio cuore si è lasciato segretamente sedurre e la mia bocca ha baciato la mia mano;
27
anche questa sarebbe una colpa che deve essere punita dai giudici perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.
28
Se mi sono rallegrato della sciagura del mio nemico e mi sono innalzato, perché lo aveva colpito la sventura.
Jérémie 2:31
O generazione, considera la parola dell’Eterno! Sono forse stato un deserto per Israele o un paese di fitte tenebre? Perché dice il mio popolo: »Noi girovaghiamo liberamente, non torneremo piú da te«?
Ezechiel 16:14
La tua fama si diffuse tra le nazioni per la tua bellezza, che era perfetta, a motivo del mio splendore che avevo riposto su di te«, dice il Signore, l’Eterno.
Ezechiel 16:15
Ma tu ponesti la fiducia nella tua bellezza e ti prostituisti a motivo della tua fama e prodigasti le tue prostituzioni a ogni passante, che era consenziente.
Ezechiel 16:49
Ecco, questa fu l’iniquità di tua sorella Sodoma: lei e le sue figlie vivevano nell’orgoglio, nell’abbondanza del pane e in una grande indolenza, ma non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero.
Ezechiel 16:50
Erano altezzose e commettevano abominazioni davanti a me; perciò le tolsi di mezzo, quando vidi ciò.
Daniel 4:17
La cosa è decretata dai guardiani e la sentenza viene dalla parola dei santi perché i viventi sappiano che l’Altissimo domina sul regno degli uomini, egli lo dà a chi vuole e vi innalza l’infimo degli uomini"
Daniel 4:30
il re prese a dire: »Non è questa la grande Babilonia, che io ho costruito come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?«.
Osée 13:6
Quando avevano pascolo, si saziavano; quando erano sazi, il loro cuore si inorgogliva; per questo mi hanno dimenticato.
Actes 12:22
Il popolo lo acclamava, dicendo: »Voce di Dio e non di uomo!«.
Actes 12:23
In quell’istante un angelo del Signore lo colpí, perché non aveva dato gloria a Dio; e morí roso dai vermi.
Exode 5:2
Ma il Faraone rispose: »Chi è l’Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele Io non conosco l’Eterno e non lascerò andare Israele«.
2 Chroniques 32:15-17
15
Ora perciò non lasciate che Ezechia vi inganni e vi seduca in questo modo; non prestategli fede! Poiché nessun dio di alcuna nazione o regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano o dalla mano dei miei padri, tanto meno il vostro DIO potrà liberarvi dalla mia mano!«.
16
I suoi servi parlarono ancora contro l’Eterno DIO e contro il suo servo Ezechia.
17
Sennacherib scrisse pure lettere, per insultare l’Eterno, il DIO d’Israele, e per parlare contro di lui, dicendo: »Come gli dèi delle nazioni degli altri paesi non hanno liberato i loro popoli dalla mia mano cosí neppure il DIO di Ezechia libererà il suo popolo dalla mia mano«.
Proverbes 6:30
Non si disprezza il ladro se ruba per soddisfare l’appetito quando ha fame;
Proverbes 6:31
ma se viene colto in fallo, dovrà restituire sette volte, e dare tutti i beni della sua casa.
Psaumes 125:3
Poiché lo scettro dell’empietà non riposerà per sempre sull’eredità dei giusti, perché i giusti non stendano le loro mani a compiere il male.
Proverbes 29:24
Chi si fa socio di un ladro odia la sua vita. Egli ode il giuramento ma non denuncia nulla.
Exode 20:7
Non userai il nome dell’Eterno, il tuo DIO, invano, perché l’Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.
Lévitique 5:1
»Se uno commette peccato, dopo aver pubblicamente giurato di testimoniare, quando egli è testimone, perché ha visto il fatto o ne è venuto a conoscenza, se non lo riferisce, ne porterà la colpa.
Matthieu 26:72
Ma egli di nuovo lo negò con giuramento, dicendo: »Io non conosco quell’uomo«.
Matthieu 26:74
Allora egli cominciò a maledire e a giurare, dicendo: »Io non conosco quell’uomo«. E in quell’istante il gallo cantò.