Un proverbio sulla bocca degli stolti è come una spina che penetra nella mano di un ubriaco.

Allo stolto non si addice un buon parlare, ancor meno delle labbra bugiarde a un principe.

Ma all’empio DIO dice: »Che diritto hai di elencare i miei statuti e di avere sulle labbra il mio patto,

Se vedi un ladro, ti metti con lui volentieri, e ti fai compagno degli adulteri.

Tu siedi, parli contro il tuo fratello e diffami il figlio di tua madre.

Essi cadranno, e il male fatto dalle loro lingue ricadrà su di loro; chiunque li vedrà scuoterà la testa.

Ovvero, come puoi dire a tuo fratello: »Lascia che ti tolga dall’occhio la pagliuzza«, mentre c’è una trave nel tuo occhio?

Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.

Ed egli disse loro: »Certamente voi mi citerete questo proverbio: »Medico, cura te stesso« tutto ciò che abbiamo udito essere avvenuto a Capernaum, fallo anche qui nella tua patria«.