Va’ dalla formica, o pigro, considera le sue abitudini e diventa saggio.

si procura il cibo nell’estate e raduna le sue provviste durante la mietitura.

Dormire un po’ sonnecchiare un po’ incrociare un po’ le braccia per riposare,

La mano degli uomini solerti dominerà, ma quella dei pigri cadrà sotto lavoro forzato.

Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma la solerzia è per l’uomo un bene prezioso.

L’anima del pigro desidera e non ha nulla, ma l’anima dei solerti sarà pienamente soddisfatta.

La via del pigro è come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti è reso piano.

Il pigro affonda la sua mano nel piatto, ma non riesce neppure a portarla alla bocca.

Il pigro non ara a causa del freddo; elemosinerà quindi al tempo della raccolta, ma non avrà nulla.

Il pigro dice »Fuori c’è un leone sarò ucciso per la strada«.

Son passato presso il campo del pigro e presso la vigna dell’uomo privo di senno;

Osservando ciò, riflettei attentamente; da quel che vidi ne ricavai una lezione:

cosí la tua povertà verrà come un ladro e la tua indigenza come un uomo armato.

Il pigro dice: »C’è un leone nella strada, c’è un leone per le vie!«.

Il pigro si crede piú saggio di sette persone che danno risposte assennate.

E il suo signore rispondendo, gli disse: »Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;