Ho visto lo stolto mettere radici, ma ben presto ho maledetto la sua dimora.

Egli si appoggia alla sua casa, ma essa non regge; vi si aggrappa, ma essa non tiene.

Egli è strappato dalla sua tenda che riteneva sicura ed è condotto davanti al re degli spaventi.

In basso le sue radici si seccano, e in alto i suoi rami sono recisi.

E’ sospinto dalla luce nelle tenebre ed è scacciato dal mondo.

Della sua fine rimangono stupiti quelli che l’hanno seguito e sono spaventati quelli che l’hanno preceduto.

Infatti voi dite: »Dov’è la casa del principe, e dov’è la tenda, la dimora dei malvagi?

I malvagi infatti sono risparmiati nel giorno della distruzione e sono portati in salvo nel giorno dell’ira.

Questa è la sorte che Dio riserva al malvagio, l’eredità che i violenti ricevono dall’Onnipotente.

I sopravvissuti dopo di lui saranno sepolti dalla morte, e le loro vedove non piangeranno.

egli li accumula, ma li indosserà il giusto, e l’argento lo spartirà l’innocente.

Il ricco si corica, ma non sarà riunito ai suoi; apre gli occhi e non è piú.

Il vento orientale lo porta via e se ne va, lo spazza via come un turbine dal suo posto.

la gente batte beffardamente le mani nei suoi confronti e fischia dietro a lui dal suo posto«.

Ho visto l’uomo potente e violento prosperare come un albero verdeggiante sul suo suolo natìo,

ma poi è scomparso, ed ecco, non è piú; ho cercato, ma non si è piú trovato.

Perciò DIO ti distruggerà per sempre; egli ti afferrerà ti strapperà dalla tua tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi. (Sela)

Chi è saggio osservi queste cose e consideri la benignità dell’Eterno.

Chi è saggio faccia attenzione a queste cose. Chi ha intendimento le comprenda. Poiché le vie dell’Eterno sono diritte i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno.

Guai a chi è avido di guadagno malvagio per la sua casa, per porre il suo nido in alto e sfuggire al potere della sventura.

Poiché la pietra griderà dalla parete e la trave risponderà dal tavolato.

L’integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi li distruggerà.

La giustizia dell’uomo integro gli appiana la via, ma l’empio cade per la sua empietà.

La giustizia custodisce colui la cui via è integra, ma l’empietà fa cadere il peccatore.

L’empio è travolto dalla sua stessa malvagità, ma il giusto ha speranza nella sua stessa morte.

Così avvenne che, quando DIO distrusse la città della pianura, DIO si ricordò di Abrahamo e fece allontanare Lot di mezzo al disastro, quando distrusse le città dove Lot aveva dimorato.

»Vi ho travolti, come Sodoma e Gomorra, e voi siete stati come un tizzone strappato da un incendio, ma non siete ritornati a me«, dice l’Eterno.

Ma Dio non gradí la maggior parte di loro; infatti furono abbattuti nel deserto,

Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali, per esservi custoditi per il giudizio;

e condannò alla distruzione le città di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere, e le fece un esempio per coloro che in avvenire sarebbero vissuti empiamente,

(quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, tormentava ogni giorno la sua anima giusta a motivo delle loro opere malvagie),

a motivo di cui il mondo di allora, sommerso dall’acqua, perì,

mentre i cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi.