I passi dell’uomo sono guidati dall’Eterno, quando egli gradisce le sue vie.

O Eterno, io so che la via dell’uomo non è in suo potere e non è in potere dell’uomo che cammina il dirigere i suoi passi

anzi ti sei innalzato contro il Signore del cielo; ti sei fatto portare davanti i vasi del suo tempio, e in essi avete bevuto vino tu e i tuoi grandi le tue mogli e le tue concubine. Inoltre hai lodato gli dèi d’argento, d’oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato il Dio, nella cui mano è il tuo soffio vitale e a cui appartengono tutte le tue vie.

Poiché in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: »Poiché siamo anche sua progenie«.

La sapienza dell’uomo prudente sta nel discernere la propria strada, ma la follia degli stolti è inganno.

Il cuore dell’uomo programma la sua via, ma l’Eterno dirige i suoi passi.

O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.

Chi è l’uomo che teme l’Eterno? Egli gli insegnerà la via che deve scegliere.

Io la manderò contro una nazione empia e contro il popolo della mia ira. Le comanderò di saccheggiarlo, di depredarlo e di calpestarlo come il fango delle strade.

Essa però non intende cosí e nel suo cuore non pensa cosí, ma ha in cuore di distruggere e di sterminare un gran numero di nazioni.