Essa è piú preziosa delle perle e tutte le cose piú deliziose non la possono eguagliare.

perchè la sapienza vale piú delle perle, e tutte le cose che uno può desiderare non l’eguagliano.

La lingua del giusto è argento scelto, ma il cuore degli empi vale poco.

Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.

Le labbra dei saggi spargono conoscenza, ma non cosí il cuore degli stolti.

Uno prova gioia quando può dare una risposta, e quanto è buona una parola detta al tempo giusto!

Quanto è meglio acquistare sapienza che oro, e acquistare intendimento è preferibile all’argento.

Il saggio di cuore sarà chiamato prudente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere.

Le parole soavi sono come un favo di miele, dolcezza all’anima e medicina alle ossa.

Per un orecchio obbediente, un saggio che rimprovera è come un orecchino d’oro, un ornamento d’oro fino.

Ma dove si può trovare la sapienza, e dov’è il luogo dell’intelligenza?

L’abisso dice: »Non è in me«; il mare dice: »Non sta presso di me«

Non la si acquista con l’oro di Ofir, con l’onice prezioso o con lo zaffiro.

Il corallo e il cristallo non meritano neppure di essere nominati; il valore della sapienza val piú delle perle.

Il Predicatore, oltre ad essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la conoscenza e ha ponderato, ricercato e messo in ordine un gran numero di proverbi.

Le parole dei saggi sono come pungoli e le raccolte dei dotti sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo Pastore.

Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi?

E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: »Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!«.

Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l’edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano.