19
e disse al re: »Non mi imputi il mio signore alcuna colpa e dimentichi il male che il tuo servo ha fatto il giorno in cui il re mio signore usciva da Gerusalemme; il re non ne tenga conto.
20
Poiché il tuo servo riconosce di aver peccato. Ed ecco, oggi sono stato il primo di tutta la casa di Giuseppe scendere incontro al re mio signore«.
21
Ma Abishai, figlio di Tseruiah, prese a dire: »Non dovrebbe Scimei essere messo a morte per aver maledetto lunto dellEterno?«.
22
Davide disse: »Che ho io da fare con voi, o figli di Tseruiah, che vi mostrate oggi miei avversari? Si può oggi mettere a morte qualcuno in Israele? Non so io forse che oggi sono re dIsraele?«.
23
Il re disse quindi a Scimei: »Tu non morrai!«. E il re glielo giurò,
24
Anche Mefibosceth, nipote di Saul, scese incontro al re. Egli non si era curato i piedi, né spuntata la barba e non aveva lavato le vesti dal giorno in cui il re era partito fino a quello in cui tornava in pace.
25
Quando giunse da Gerusalemme per incontrare il re, il re gli disse: »Perché non sei venuto con me, Mefibosceth?«.
26
Egli rispose: »O re, mio signore, il mio servo mi ha ingannato, perché il tuo servo aveva detto: »Io mi farò sellare lasino, monterò e andrò col re«, poiché il tuo servo è zoppo.
27
Inoltre egli ha calunniato il tuo servo presso il re mio signore; ma il re mio signore è come un angelo di DIO; fa dunque ciò che ti piacerà.
28
Tutti quelli della casa di mio padre infatti non meritavano altro che la morte davanti al re mio signore; ciò nonostante tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. Perciò qual diritto avrei ancora di gridare al re?«.
29
Il re gli disse: »Non occorre che tu aggiunga altre parole. Io ho deciso: Tu e Tsiba dividetevi le terre«.
30
Allora Mefibosceth rispose al re: »Prenda pure tutto, perché il re mio signore è tornato in pace a casa sua«.
31
Anche Barzillai, il Galaadita, scese da Roghelim e passò il Giordano col re, per accompagnarlo di là dal Giordano.
32
Barzillai era molto vecchio: aveva ottantanni; era stato lui a fornire i viveri al re mentre questi si trovava a Mahanaim, perché era molto facoltoso.
33
Il re disse a Barzillai: »Vieni con me oltre il fiume e io provvederò al tuo sostentamento presso di me a Gerusalemme«.
34
Ma Barzillai rispose al re: »Quanti anni di vita mi rimangono ancora perché io salga col re a Gerusalemme?.
35
Io ho ora ottantanni; posso ancora distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare ancora ciò che mangia o ciò che beve? Posso io udire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? Perché il tuo servo dovrebbe essere ancora di peso al re mio signore?
36
Il tuo servo andrà con il re oltre il Giordano per un piccolo tratto, e perché mai il re dovrebbe ripagarmi con una tale ricompensa?
37
Deh, lascia che il tuo servo torni indietro e che io possa morire nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre! Ma ecco il tuo servo Kim-ham; venga lui con il re mio signore e fa per lui ciò che ti piacerà«.
38
Il re rispose: »Kimham verrà con me e io farò per lui quello che a te piacerà; si, io farò per te tutto ciò che mi chiedi«.
39
Cosí tutto il popolo passò il Giordano e lo passò anche il re. Poi il re baciò Barzillai e lo benedisse? ed egli se ne torno a casa sua.