ponetegli di fronte due scellerati che depongano contro di lui, dicendo: »Tu hai bestemmiato DIO e il re«; poi conducetelo fuori, lapidatelo e così muoia«.

Poi vennero due scellerati che si sedettero di fronte a lui; e questi scellerati deposero contro Naboth davanti al popolo dicendo: »Naboth ha maledetto DIO e il re«. Quindi lo condussero fuori della città e lo lapidarono con pietre; cosí egli morì.

Allora istigarono degli uomini che dicessero: »Noi lo abbiamo udito pronunciare parole di bestemmia contro Mosé e contro Dio«.

Poi presentarono dei falsi testimoni che dicevano: »Quest’uomo non cessa di proferire parole di bestemmia contro questo santo luogo e contro la legge.

Le sue vie prosperano in ogni tempo; i tuoi giudizi sono per lui troppo alti, lontani dalla sua portata; egli schernisce tutti i suoi nemici.

Egli dice nel suo cuore: »Dio dimentica, nasconde la sua faccia, non lo vedrà mai«.

Perciò ascoltate la parola dell’Eterno, o schernitori, che dominate questo popolo che sta in Gerusalemme!

Perciò cosí dice il Signore, l’Eterno: »Ecco, io pongo come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una testata d’angolo preziosa, un fondamento sicuro; chi crede in essa non avrà alcuna fretta.

Il vostro patto con la morte sarà annullato e la vostra alleanza con lo Sceol non reggerà; quando l’inondante flagello passerà, voi sarete da esso calpestati.

dicendo: »C’era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo.

Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: »Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo,

Il cuore di chi ha intendimento cerca la conoscenza, ma la bocca degli stolti si pasce di follia.

quanto meno un essere abominevole e corrotto, l’uomo, che beve l’iniquità come acqua!

Anche se il male è dolce nella sua bocca se lo nasconde sotto la lingua,

non tollera di lasciarlo andare ma continua a tenerlo in bocca.

Chi è come Giobbe, che beve la derisione come l’acqua,

Si nutrono del peccato del mio popolo e attaccano il loro cuore alla sua iniquità.