Proverbes 10:8
Il saggio di cuore accetta i comandamenti, ma il chiacchierone stolto cadrà.
Proverbes 10:14
I saggi accumulano conoscenza, ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
Proverbes 12:13
Il malvagio è preso in trappola dal peccato delle sue labbra, ma il giusto sfuggirà all’avversità.
Proverbes 13:3
Chi custodisce la sua bocca protegge la propria vita, ma chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina,
Ecclesiaste 10:11-14
11
Se il serpente morde perché non è stato incantato, l’incantatore diventa inutile.
12
Le parole della bocca del saggio sono piene di grazia, ma le labbra dello stolto lo distruggono.
13
L’inizio del suo parlare è stoltezza, e la fine del suo dire è pazzia dannosa.
14
Anche se lo stolto moltiplica le parole, l’uomo non sa che cosa avverrà, chi gli può dire ciò che avverrà dopo di lui?
Proverbes 6:2
sei colto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca.
Juges 11:35
Come la vide, si stracciò le vesti e disse: »Ah, figlia mia, tu mi rendi grandemente infelice, tu mi porti sventura! lo ho dato la mia parola all’Eterno e non posso tirarmi indietro«.
1 Samuel 14:24-46
24
Ma in quel giorno gli uomini d’Israele erano stremati, perché Saul aveva fatto fare al popolo questo giuramento: »Maledetto l’uomo che toccherà cibo prima di sera, prima che mi sia vendicato dei miei nemici«. Così nessuno del popolo toccò cibo.
25
Or tutto il popolo entrò in una foresta, dove c’era del miele per terra.
26
Come il popolo entrò nella foresta, vide il miele che colava; ma nessuno si portò la mano alla bocca, perché il popolo aveva timore del giuramento.
27
Ma Gionathan non aveva sentito quando suo padre aveva fatto giurare il popolo; perciò stese la punta del bastone che teneva in mano, la intinse nel favo di miele e portò la mano alla bocca; così la sua vista si schiarò.
28
Uno del popolo prese la parola e disse: »Tuo padre ha espressamente fatto fare al popolo questo giuramento, dicendo: »Maledetto l’uomo che toccherà cibo oggi« benché il popolo fosse stremato«.
29
Allora Gionathan disse: »Mio padre ha recato un danno al paese; vedete come, per aver gustato un po’ di questo miele, la mia vista si è schiarita.
30
Quanto meglio sarebbe stato se il popolo avesse oggi mangiato liberamente del bottino che ha trovato presso i nemici! Non ci sarebbe stata una più grande strage dei Filistei?«.
31
In quel giorno essi sconfissero i Filistei da Mikmash ad Aijalon, ma il popolo era estenuato.
32
Così il popolo Si gettò sul bottino prese pecore, buoi e vitelli e li scannò a terra; e il popolo li mangiò col sangue.
33
Questo fu riferito a Saul e gli fu detto: »Ecco, il popolo pecca contro l’Eterno mangiando carne col sangue«. Egli disse: »Voi avete commesso una trasgressione; rotolate subito qui da me una grande pietra«.
34
Poi Saul ordinò: »Sparpagliatevi fra il popolo e ditegli: »Ognuno porti qui da me il suo bue e la sua pecora; scannateli qui e poi mangiate, ma non peccate contro l’Eterno mangiando carne con sangue!««. Così ognuno del popolo quella notte portò con sé il suo bue e lo scannò in quel luogo.
35
Saul edificò quindi un altare all’Eterno; questo fu il primo altare che egli edificò all’Eterno.
36
Poi Saul disse: »Scendiamo di notte a inseguire i Filistei e deprediamoli fino alla luce del mattino; e non lasciamo in vita uno solo di loro«. Il popolo rispose: »Fa’ tutto ciò che ti sembra bene«. Allora il sacerdote disse: »Avviciniamoci a DIO qui«.
37
Così Saul interrogò DIO: »Devo scendere a inseguire i Filistei? Li darai nelle mani d’Israele?«. Ma DIO non gli diede alcuna risposta.
38
Saul allora disse: »Avvicinatevi qui voi tutti capi del popolo, e riconoscete e vedete quale sia stato il peccato oggi commesso,
39
perché, come è vero che l’Eterno, il salvatore d’Israele, vive anche se si trovasse in Gionathan mio figlio egli dovrà morire«. Ma nessuno fra tutto il popolo gli rispose.
40
Allora egli disse a tutto Israele: »Voi state da una parte, e io e Gionathan mio figlio staremo dall’altra«. Il popolo rispose a Saul: »Fa’ ciò che ti sembra bene«.
41
Perciò Saul disse all’Eterno: »DIO d’Israele da’ la giusta risposta«. Così furono designati Gionathan e Saul, e il popolo scampò.
42
Poi Saul disse: »Tirate a sorte fra me e Gionathan mio figlio«. Così fu designato Gionathan.
43
Allora Saul disse a Gionathan: »Dimmi ciò che hai fatto«. Gionathan gli dichiarò e disse: »Ho assaggiato un po’ di miele con la punta del bastone che avevo in mano; eccomi, morirò«
44
Saul disse: »DIO faccia questo e anche peggio, perché tu certamente morirai, o Gionathan!«.
45
Ma il popolo disse a Saul: »Dovrà Gionathan, che ha operato questa grande liberazione in Israele, morire? Non sia mai! Com’è vero che l’Eterno vive non cadrà in terra un sol capello del suo capo, perché oggi egli ha operato con DIO«! Così il popolo salvò Gionathan, ed egli non morì.
46
Poi Saul tornò dall’inseguimento dei Filistei e i Filistei fecero ritorno al loro paese.
Marc 6:23-28
23
E le giurò: »Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fino alla metà del mio regno!«.
24
Ella uscí, e disse a sua madre: »Che cosa devo chiedere?«. Quella rispose: »La testa di Giovanni Battista«.
25
Ed ella, ritornata subito dal re, gli fece in fretta la richiesta, dicendo: »Io desidero che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni Battista«.
26
E il re, sebbene ne fosse molto rattristato, a motivo del giuramento e per rispetto dei convitati, non volle opporle un rifiuto.
27
Cosí il re mandò subito una guardia, con l’ordine di portargli la testa di Giovanni.
28
E quegli andò, lo decapitò in prigione e portò la sua testa su un piatto e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre.
Actes 23:14-22
14
Essi si presentarono ai capi dei sacerdoti e agli anziani e dissero: »Noi ci siamo impegnati con giuramento di non assaggiare alcuna cosa, finché non abbiamo ucciso Paolo.
15
Or dunque voi con il sinedrio fate una petizione al tribuno perché domani ve lo riconduca, come se voleste indagare piú a fondo sul suo caso, e noi, prima che si avvicini, saremo pronti ad ucciderlo«.
16
Ma il figlio della sorella di Paolo, venuto a conoscenza dell’agguato corse alla fortezza e, entrato, lo riferí a Paolo.
17
Allora Paolo, chiamato a sé uno dei centurioni, disse: »Conduci questo giovane dal tribuno, perché ha qualcosa da comunicargli«.
18
Egli dunque lo prese, lo condusse dal tribuno e disse: »Paolo, quel prigioniero, mi ha chiamato e mi ha pregato di condurti questo giovane, che ha qualcosa da dirti«.
19
Allora il tribuno, presolo per mano, lo condusse in disparte e domandò: »Che cosa hai da riferirmi?«.
20
Egli disse: »I Giudei si sono accordati per chiederti che domani tu conduca Paolo giú nel sinedrio, come se volessero investigare piú a fondo il suo caso.
21
Perciò tu non dar loro ascolto, perché piú di quaranta uomini di loro, stanno in agguato per prenderlo, essendosi impegnati con un voto di non mangiare né bere, finché non l’abbiano ucciso; ed ora sono pronti, aspettando che tu lo permetta loro«.
22
Il tribuno dunque licenziò il giovane, ordinandogli di non palesare ad alcuno che gli avesse fatto sapere queste cose.