L’Eterno odia queste sei cose, anzi sette sono per lui un abominio:

il cuore che escogita progetti malvagi, i piedi che sono veloci nel correre al male,

Il pensiero di stoltezza è peccato e lo schernitore è un abominio per gli uomini.

O Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché sia salvata. Fino a quando rimarranno in te i tuoi pensieri iniqui?

Poiché dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze.

Uno prova gioia quando può dare una risposta, e quanto è buona una parola detta al tempo giusto!

Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore.

La bocca del giusto proferisce sapienza e la sua lingua parla di giustizia.

La Legge del suo DIO è nel suo cuore; i suoi passi non vacilleranno.

Al maestro del coro. Sui »Gigli«. Un poema dei figli di Kore. Un cantico d’amore. Mi sgorgano dal cuore parole soavi; io canto il mio poema al re. La mia lingua sarà come la penna di un veloce scrittore.

Razza di vipere! Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché la bocca parla dall’abbondanza del cuore.

Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta.