E’ sospinto dalla luce nelle tenebre ed è scacciato dal mondo.

Terrori lo sorprendono come acque; nel cuore della notte un uragano lo rapisce furtivamente.

Esso gli si scaglia contro senza pietà, mentre egli cerca disperatamente di sfuggire alla sua mano,

Prima che le vostre pentole sentano il fuoco dei rovi, siano essi verdi o accesi, egli le spazzerà via come un turbine.

Questa è l’interpretazione di ogni parola: MENE: Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine.

PERES: il tuo regno è stato diviso ed è stato dato ai Medi e ai Persiani«.

In quella stessa notte Belshatsar re dei Caldei, fu ucciso;

Gesú dunque disse loro di nuovo: »Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato. Là dove vado io, voi non potete venire«.

Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati«.

E che dire se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza i vasi d’ira preparati per la perdizione?

Quando infatti diranno: »Pace e sicurezza«, allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto.

Io aspetto la tua salvezza, o Eterno!

Ecco, egli mi ucciderà, non ho piú speranza, tuttavia difenderò in faccia a lui la mia condotta.

Ma io so che il mio Redentore, vive e che alla fine si leverà sulla terra.

Lo vedrò io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me.

Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, non temerei alcun male perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano.

Sta’ attento all’uomo integro e osserva l’uomo retto, perché il futuro di tale uomo sarà pace.

»Ora, Signore, lascia che il tuo servo muoia in pace secondo la tua parola,

O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno, dov’è la tua vittoria?

Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesú Cristo.

Anzi avevamo già in noi stessi la sentenza di morte, affinché non ci confidassimo in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti,

Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto piú caro di partire dal corpo e andare ad abitare con il Signore.

Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno.

perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire a da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore,

Il Signore mi libererà ancora da ogni opera malvagia e mi salverà fino a portarmi nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Poi udii dal cielo una voce che mi diceva: »Scrivi: Beati i morti che d’ora in avanti muoiono nel Signore; sí, dice lo Spirito, affinché si riposino dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono«.