Il cuore conosce la sua propria amarezza, ma un estraneo non può prendere parte alla sua gioia.

Un cuore gioioso rende il viso raggiante, ma per l’afflizione del cuore lo spirito è abbattuto,

Tutti i giorni dell’indigente sono cattivi, ma per un cuore contento è sempre festa.

Uno prova gioia quando può dare una risposta, e quanto è buona una parola detta al tempo giusto!

Un cuore allegro è una buona medicina, ma uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.

Lo spirito dell’uomo lo sostiene nella sua infermità, ma chi può sollevare uno spirito abbattuto?

Nel mese di Nisan, l’anno ventesimo del re Artaserse, come il vino era portato davanti a lui, io presi il vino e lo porsi al re. Ora io non ero mai stato triste in sua presenza.

Perciò il re mi disse: »Perché hai l’aspetto triste, anche se non sei malato? Non può esser altro che un’afflizione del cuore«. Allora fui preso da una grandissima paura

Sono tutto ricurvo e abbattuto, vado in giro tutto il giorno facendo cordoglio,

Perché ti abbatti, anima mia perché gemi dentro di me? Spera in DIO, perché io lo celebrerò ancora, egli è la mia salvezza e il mio DIO.

Quindi prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e cominciò ad essere preso da timore e angoscia;

e disse loro: »L’anima mia è grandemente rattristata, fino alla morte, rimanete qui e vegliate«.

Chi parla sconsideratamente è come se trafiggesse con la spada, ma la lingua dei saggi reca guarigione.

Uno prova gioia quando può dare una risposta, e quanto è buona una parola detta al tempo giusto!

Le parole soavi sono come un favo di miele, dolcezza all’anima e medicina alle ossa.

Una parola detta al tempo giusto è come dei pomi d’oro su un vassoio d’argento.

L’olio e il profumo rallegrano il cuore, cosí fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali.

»Il Signore, l’Eterno, mi ha dato la lingua dei discepoli perché sappia sostenere con la parola lo stanco; egli mi risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti come fanno i discepoli.

Quindi all’angelo che parlava con me, l’Eterno rivolse parole buone, parole di conforto.

Vi ho scritto infatti con molte lacrime e con grande afflizione e angoscia di cuore, non perché foste rattristati, ma perché conosciate il grandissimo amore che ho per voi.

Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza