Va’ dalla formica, o pigro, considera le sue abitudini e diventa saggio.

si procura il cibo nell’estate e raduna le sue provviste durante la mietitura.

Dormire un po’ sonnecchiare un po’ incrociare un po’ le braccia per riposare,

C’è chi spande generosamente e diventa piú ricco, e c’è chi risparmia piú del necessario e diventa sempre piú povero.

La mano degli uomini solerti dominerà, ma quella dei pigri cadrà sotto lavoro forzato.

La pigrizia fa cadere in un profondo sonno e la persona indolente patirà la fame.

Il pigro affonda la sua mano nel piatto, ma non riesce neppure a portarla alla bocca.

Il pigro non ara a causa del freddo; elemosinerà quindi al tempo della raccolta, ma non avrà nulla.

Non amare il sonno, perché non abbia a impoverire; tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.

Son passato presso il campo del pigro e presso la vigna dell’uomo privo di senno;

Osservando ciò, riflettei attentamente; da quel che vidi ne ricavai una lezione:

cosí la tua povertà verrà come un ladro e la tua indigenza come un uomo armato.

Per la pigrizia le travi della casa crollano, e per l’inattività delle mani piove in casa.

Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell’uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo«.

E desideriamo che ciascuno di voi mostri fino alla fine il medesimo zelo per giungere alla piena certezza della speranza,

affinché non diventiate pigri, ma siate imitatori di coloro che mediante fede e pazienza ereditano le promesse.

Anche voi per questa stessa ragione usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtú, alla virtú la conoscenza,

alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore.

Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, perché ha dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati.

L’anima del pigro desidera e non ha nulla, ma l’anima dei solerti sarà pienamente soddisfatta.

I disegni dell’uomo solerte conducono certamente all’abbondanza, ma chi è frettoloso cadrà certamente nell’indigenza.

Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.