Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, e la conoscenza del Santo è l’intelligenza.

E disse all’uomo: »Ecco, temere il Signore, questo è sapienza, e fuggire il male è intelligenza««.

Il timore dell’Eterno è il principio della sapienza, hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la sua lode dura in eterno.

Alleluia. Beato l’uomo che teme l’Eterno e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: »Temi DIO e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo«.

»Fino a quando, o semplici, amerete la semplicioneria, e gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la conoscenza?

Poiché hanno odiato la conoscenza e non hanno scelto il timore dell’Eterno,

non hanno voluto accettare il mio consiglio e hanno disprezzato ogni mia riprensione.

e debba dire: »Come mai ho odiato l’ammaestramento, e il mio cuore ha disprezzato la correzione?

Non ho ascoltato la voce di quelli che mi ammaestravano e non ho prestato orecchio a quelli che mi insegnavano.

Lo stolto disprezza la correzione di suo padre, ma chi apprezza la riprensione agisce con accortezza.

Lo stolto non prende piacere nella prudenza, ma soltanto a mettere in mostra il suo cuore.

Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate;

E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti,