E l’Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di Fuoco per Far loro luce, affinché potessero camminare giorno e notte.

La colona di nuvola non si ritirava mai davanti al popolo di giorno, né la colonna di fuoco di notte.

Allora l’Angelo di DIO, che camminava davanti all’accampamento d’Israele, si spostò e andò a mettersi dietro loro; anche la colonna di nuvola si mosse dal davanti e andò a mettersi dietro a loro.

Andò così a mettersi tra l’accampamento dell’Egitto e l’accampamento d’Israele; e la nube produceva tenebre per gli uni, mentre faceva luce agli altri di notte. Così per tutta la notte l’uno non si avvicinò all’altro.

Verso la vigilia del mattino avvenne che l’Eterno guardò sull’accampamento degli Egiziani dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, e lo mise in rotta.

Mi facciano un santuario, perché io abiti in mezzo a loro.

Metterai quindi il propiziatorio in alto, sopra l’arca; e nell’arca metterai la Testimonianza che ti darò.

Là io ti incontrerò, e da sopra il propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull’arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i Figli d’Israele.

E là io mi incontrerò coi figli d’Israele; e la tenda sarà santificata dalla mia gloria.

Come Mosè entrava nella tenda, la colonna di nuvola scendeva e si fermava all’ingresso della tenda, e l’Eterno parlava con Mosè.

L’Eterno disse a Mosè: »Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualsiasi tempo nel santuario, di là dal velo, davanti al propiziatorio che è sull’arca, perché non abbia a morire, poiché io apparirò nella nuvola sul propiziatorio.

Or il giorno in cui il tabernacolo fu eretto, la nuvola coprì il tabernacolo, la tenda della testimonianza; e dalla sera fino al mattino la nuvola aveva sul tabernacolo come l’aspetto di fuoco.

Tutte le volte che la nuvola si alzava sopra la tenda, dopo ciò i figli d’Israele si mettevano in cammino; e nel luogo dove la nuvola si fermava, là i figli d’Israele si accampavano.

Quando la nuvola rimaneva per molti giorni sul tabernacolo, i figli d’Israele osservavano il comando dell’Eterno e non si muovevano.

Se poi la nuvola si fermava solamente dalla sera al mattino, quando al mattino si alzava, essi si mettevano in cammino; tanto di giorno come di notte, quando la nuvola si alzava, si mettevano in cammino.

All’ordine dell’Eterno si accampavano e all’ordine dell’Eterno si mettevano in cammino; osservavano il comando dell’Eterno, secondo ciò che l’Eterno aveva ordinato per mezzo di Mosè.

Or avvenne che, mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo, la nuvola riempí la casa dell’Eterno,

e i sacerdoti non poterono rimanere a servire a motivo della nuvola, perché la gloria dell’Eterno riempiva la casa dell’Eterno.

e quando i trombettieri e i cantori come uno solo fecero udire all’unisono la loro voce per lodare e celebrare l’Eterno e alzarono la voce al suono delle trombe, dei cembali e di altri strumenti musicali e lodarono l’Eterno: »Perché è buono, perché la sua benignità dura in eterno«, avvenne che la casa, la casa dell’Eterno, fu riempita da una nuvola,

I sacerdoti non potevano entrare nella casa dell’Eterno, perché la gloria dell’Eterno riempiva la casa dell’Eterno.

cavalcava un cherubino e volava; volava veloce sulle ali del vento.

Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano dense nubi, grandine e carboni ardenti.

allora l’Eterno creerà su ogni dimora del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo durante il giorno, e uno splendore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché su tutta la gloria vi sarà una protezione.

E vi sarà una tenda per far ombra contro il caldo di giorno, e per servire di rifugio e di asilo contro la tempesta e la pioggia.

Gli stipiti della porta furono scossi dalla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempí di fumo.

E la gloria dell’Eterno entrò nel tempio per la porta che guarda a est.

Allora udii uno che mi parlava dal tempio, mentre un uomo stava in piedi accanto a me,

farò tremare tutte le nazioni; il desiderio di tutte le nazioni verrà e io riempirò questo tempio di gloria" dice l’Eterno degli eserciti.

"La gloria di quest’ultimo tempio sarà piú grande di quella del precedente," dice l’Eterno degli eserciti; »e in questo luogo io darò la pace««, dice l’Eterno degli eserciti.

E il tempio fu ripieno di fumo, procedente dalla gloria di Dio e dalla sua potenza, e nessuno poteva entrare nel tempio, finché non fossero terminate le sette piaghe dei sette angeli.

E udii una gran voce dal cielo, che diceva: »Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio.

E la città non ha bisogno del sole né della luna, che risplendano in lei, perché la gloria di Dio la illumina e l’Agnello è il suo luminare.

E le nazioni di quelli che sono salvati cammineranno alla sua luce, e i re della terra porteranno la loro gloria ed onore in lei.