ma non ritirerò la mia benignità da lui e non lascerò che la mia fedeltà venga meno.

Allora l’Eterno disse: »Io perdono, come tu hai chiesto;

Poiché io avevo paura dell’ira e del furore con cui l’Eterno era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l’Eterno mi esaudì anche quella volta.

Non temere, o Giacobbe mio servo«, dice l’Eterno, »perché io sono con te io annienterò tutte le nazioni fra le quali ti ho disperso, ma non annienterò te, ti castigherò con giusta misura e non ti lascerò del tutto impunito«.

Io dicevo: »Certamente tu mi temerai, accetterai la correzione« cosí la sua dimora non sarebbe distrutta, nonostante tutte le punizioni che le ho inflitto. Ma essi si sono affrettati a pervertire tutte le loro azioni.

Aaronne rispose loro: »Staccate gli anelli d’oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie e portatemeli«.

Ora va’ conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio Angelo andrá davanti a te, ma nel giorno che verrò a punire io li punirò del loro peccato«.

Così l’Eterno percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello che Aaronne aveva modellato

Avevano ancora la carne fra i loro denti e non l’avevano ancora masticata, quando l’ira dell’Eterno si accese contro il popolo e l’Eterno percosse il popolo con una gravissima piaga.

Così quel luogo fu chiamato Kibro-th-Hattaavah perché là seppellirono la gente che si era lasciata prendere dalla concupiscenza.

Allora l’Eterno disse: »Io perdono, come tu hai chiesto;

e tutti questi uomini che hanno visto la mia gloria e i prodigi che ho fatto in Egitto e nel deserto, e mi hanno già tentato dieci volte e non hanno ubbidito alla mia voce,

ma il mio servo Caleb, Poiché è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito pienamente, io lo introdurrò nel paese nel quale è andato; e la sua progenie lo possederà.

L’Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo:

Di’ loro: Come è vero che io vivo dice l’Eterno, io vi farò quello che ho sentito dire da voi.

non entrerete di certo nel paese nel quale giurai di farvi abitare, ad eccezione di Caleb, figlio di Jefunneh, e di Giosuè, figlio di Nun.

Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto.

In base al numero dei giorni che avete impiegato ad esplorare il paese, cioè quaranta giorni, per ogni giorno porterete la vostra colpa un anno, per un totale di quarant’anni; e voi conoscerete cosa sia l’essermi ritirato da voi.

Allora l’Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: »Poiché non avete creduto in me per dare gloria a me agli occhi dei figli d’Israele, voi non introdurrete questa assemblea nel paese che io ho dato loro«.

»Aaronne sta per essere riunito al suo popolo, e non entrerà nel paese che ho dato ai figli d’Israele, perché vi siete ribellati al mio comando alle acque di Meriba.

Ma l’Eterno si adirò contro di me per causa vostra, e non mi esaudì. Così l’Eterno mi disse: »Basta così; non parlarmi piú di questa cosa.

L’Eterno si adirò pure grandemente contro Aaronne," al punto di volerlo distruggere; così quella volta io pregai anche per Aaronne.

Ecco, solo questo ho trovato: DIO ha fatto l’uomo retto, ma gli uomini hanno ricercato molti artifici.

Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato.