Al maestro del coro. Sul motivo: »on distruggere«. Inno di Davide quando, inseguito da Saul, fuggì nella caverna. Abbi pietà di me, o DIO, abbi pietà di me, perché lanima mia si rifugia in te; mi rifugio allombra delle tue ali finché siano passate le calamità.
LEterno ti ripaghi di quanto hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dellEterno, il DIO dIsraele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!«.
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!
Adorerò rivolto al tuo santo tempio e celebrerò il tuo nome per la tua benignità e per la tua verità, perché tu hai esaltato la tua parola e il tuo nome al di sopra di ogni altra cosa.
Dopo queste cose, la parola dellEterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: »Non temere o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima«.
Ma ora cosí dice lEterno, che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha formato, o Israele: »Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni.
Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà.
affinché per mezzo di due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, avessimo un grande incoraggiamento noi, che abbiamo cercato rifugio nellafferrare saldamente la speranza che ci è stata messa davanti.