Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal fango della palude, ha stabilito i miei piedi su una roccia e ha reso saldi i miei passi.

Perché grande è la tua benignità verso di me; tu hai salvato l’anima mia dallo Sceol.

Poiché un fuoco si è acceso nella mia ira e brucerà fino nel piú profondo dello Sceol; divorerà la terra e i suoi prodotti e darà fuoco alle fondamenta delle montagne.

Poiché il nemico mi perseguita, egli ha prostrato fino a terra la mia vita; mi fa abitare in luoghi tenebrosi, come quelli che sono morti già da lungo tempo.

La via degli empi è come l’oscurità; essi non scorgono ciò che li farà cadere.

Egli mi ha guidato e mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce.

Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me non resti nelle tenebre.

Egli ha pure rinchiuso nelle tenebre dell’inferno con catene eterne, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora.

onde furiose del mare che vomitano la schiuma delle loro brutture, stelle erranti a cui è riservata la caligine delle tenebre infernali per sempre.

Non mi sommerga la corrente delle acque, non m’inghiottisca l’abisso e non chiuda il pozzo la sua bocca su di me.

Canto dei pellegrinaggi. Da luoghi profondi io grido a te, o Eterno.