Molte sono le afflizioni del giusto, ma l’Eterno lo libera da tutte.

Beato l’uomo che tu correggi, o Eterno, e che istruisci con la tua legge,

cosí a me sono toccati in sorte mesi di calamità e mi sono state assegnate notti di dolore.

Appena mi corico, dico: »quando mi alzerò?« Ma la notte si prolunga e sono continuamente agitato fino all’alba.

e lo visiti ogni mattina mettendolo alla prova ad ogni istante?

Ti par bene opprimere, disprezzare l’opera delle tue mani e mostrarti favorevole ai disegni dei malvagi?

Tu rinnovi i tuoi testimoni contro di me, accresci la tua ira contro di me e truppe sempre fresche mi assalgono.

Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile rifiuta di guarire? Vuoi essere per me come un ruscello che vien meno, come acqua che non dà affidamento?

»Soltanto voi ho conosciuto fra tutte le famiglie della terra; perciò io vi punirò per tutte le vostre iniquità«.

e avete dimenticato l’esortazione che si rivolge a voi come a figli: »Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d’animo quando sei da lui ripreso,

A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un podi tempo, dovete essere afflitti da varie prove,