2 Samuel 8:1-18
1
Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei e li umiliò, e Davide tolse di mano ai Filistei la loro piú importante città.
2
Sconfisse pure i Moabiti e li misurò con la corda, dopo averli fatti coricare per terra. Con due corde misurò quelli che dovevano essere messi a morte, e con una corda completa quelli da lasciare in vita. Cosí i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide.
3
Davide sconfisse anche Hadadezer, figlio di Rehob re di Tsobah, mentre egli andava a ristabilire il suo dominio lungo il fiume Eufrate.
4
Davide gli prese millesettecento cavalieri e ventimila fanti. Davide tagliò pure i garetti a tutti i cavalli, ma ne risparmiò abbastanza per cento carri.
5
Quando i Siri di Damasco vennero per soccorrere Hadadezer, re di Tsobah, Davide ne uccise ventiduemila.
6
Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco e i Siri divennero sudditi e tributari di Davide; l’Eterno proteggeva Davide dovunque egli andava.
7
Davide prese gli scudi d’oro che i servi di Hadadezer avevano con sé e li portò a Gerusalemme.
8
Il re Davide prese anche una grande quantità di bronzo a Betah e a Berothai città di Hadadezer.
9
Quando Toi, re di Hamath, venne a sapere che Davide aveva sconfitto tutto l’esercito di Hadadezer
10
mandò al re Davide Joram, suo figlio, per salutarlo e per benedirlo, perché aveva mosso guerra a Hadadezer e l’aveva sconfitto. Hadadezer infatti era sempre in guerra con Toi, Joram portò con sé vasi d’argento, vasi d’oro e vasi di bronzo.
11
Il re Davide consacrò anche questi all’Eterno, come aveva già consacrato l’argento e l’oro proveniente dalle nazioni che aveva soggiogato:
12
dai Siri, dai Moabiti, dagli Ammoniti, dai Filistei, dagli Amalekiti e dal bottino di Hadadezer, figlio di Rehob, re di Tsobah.
13
Davide si fece un nome quando ritornò, dopo aver sconfitto diciottomila Siri nella valle del Sale.
14
Pose delle guarnigioni anche in Idumea; ne mise per tutta l’Idumea e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide e l’Eterno proteggeva Davide dovunque egli andava.
15
Così Davide regnò su tutto Israele, pronunciando giudizi e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo.
16
Joab, figlio di Tseruiah, era capo dell’esercito; Giosafat, figlio di Ahilud, era archivista;
17
Tsadok, figlio di Ahitub, e Ahimelek, figlio di Abiathar, erano sacerdoti; Seraiah era segretario;
18
Benaiah, figlio di Jehoiada, era capo dei Kerethei e dei Pelethei, e i figli di Davide erano ministri.
2 Samuel 10:1-19
1
Dopo queste cose, avvenne che il re dei figli di Ammon morí e suo Figlio Hanun regnò al suo posto.
2
Davide disse: »lo voglio usare con Hanun, figlio di Nahash, la stessa benevolenza che suo padre usò con me«. Cosí Davide mandò i suoi servi a consolarlo della perdita del padre. Ma quando i servi di Davide giunsero nel paese dei figli di Ammon,
3
i capi dei figli di Ammon dissero ad Hanun, loro signore: »Credi proprio che Davide ti abbia mandato dei consolatori per onorare tuo padre? Non ha piuttosto mandato da te i suoi servi per esplorare la città, per spiarla e distruggerla?«.
4
Allora Hanun prese i servi di Davide, fece loro radere metà della barba e tagliare le loro vesti a metà fino alle natiche, poi li lasciò andare.
5
Informato della cosa, Davide mandò alcuni ad incontrarli, perché quegli uomini erano pieni di vergogna. Il re fece dir loro: »Rimanete a Gerico finché vi ricresca la barba, poi ritornerete«.
6
Quando i figli di Ammon si accorsero di essersi resi odiosi a Davide, mandarono ad assoldare ventimila fanti dei Siri di Beth-Rehob e dei Siri di Tsoba, mille uomini del re di Maakah e dodicimila uomini della gente di Tob.
7
Come Davide udí questo, inviò contro di loro Joab con tutto l’esercito di uomini valorosi.
8
I figli di Ammon uscirono e si schierarono in ordine di battaglia all’ingresso della porta della città, mentre i Siri di Tsoba e di Rehob, e la gente di Tob e di Maakah si disposero in aperta campagna.
9
Quando Joab si rese conto che aveva contro di se due fronti di battaglia, uno davanti e l’altro dietro, scelse alcuni fra gli uomini migliori d’Israele e li dispose in ordine di battaglia contro i Siri;
10
affidò quindi il resto del popolo agli ordini di suo fratello Abishai, per schierarsi contro i figli di Ammon.
11
Poi gli disse: »Se i Siri sono piú forti di me, tu mi verrai in aiuto; se invece i figli di Ammon sono piú forti di te, allora verrò io in tuo aiuto.
12
Sii coraggioso e mostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro DIO; e l’Eterno faccia ciò che a lui piacerà«.
13
Poi Joab con la gente che aveva con sé avanzò per dar battaglia ai Siri; ma essi fuggirono davanti a lui.
14
Quando i figli di Ammon videro che i Siri erano fuggiti, fuggirono anch’essi davanti ad Abishai e rientrarono nella città. Allora Joab se ne tornò dalla spedizione contro i figli di Ammon e venne a Gerusalemme.
15
Quando i Siri videro che erano stati sconfitti da Israele si riunirono insieme.
16
Hadadezer mandò messaggeri per far venire i Siri che erano di là dal Fiume. Essi giunsero a Helam, con alla testa Shobak, capo dell’esercito di Hadadezer.
17
Quando Davide fu informato della cosa, radunò tutto Israele, passò il Giordano e giunse a Helam. I Siri si schierarono contro Davide e gli diedero battaglia.
18
Ma i Siri fuggirono davanti a Israele; e Davide uccise dei Siri gli uomini di settecento carri e quarantamila cavalieri e colpí Shobak, capo del loro esercito, che morí in quel luogo.
19
Quando tutti i re vassalli di Hadadezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con Israele e furono a lui sottoposti. Cosí i Siri ebbero paura di prestare ancora aiuto ai figli di Ammon.
2 Chroniques 14:1-15
1
Poi Abijah si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. Al suo posto regnò suo figlio Asa. Ai suoi tempi il paese rimase tranquillo per dieci anni.
2
Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi dell’Eterno, il suo DIO.
3
Egli rimosse gli altari degli dèi stranieri e gli alti luoghi, distrusse le colonne sacre e fece a pezzi gli Ascerim.
4
Inoltre ordinò a Giuda di cercare l’Eterno, il DIO dei loro padri, e di mettere in pratica la legge e i comandamenti.
5
Rimosse pure da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e gli idoli; e sotto di lui il regno ebbe tranquillità.
6
Egli costruí città fortificate in Giuda perché il paese era tranquillo. In quegli anni non ci fu alcuna guerra contro di lui, poiché l’Eterno gli aveva dato tranquillità.
7
Egli diceva a quelli di Giuda: »Costruiamo queste città e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre. Il paese è ancora a nostra disposizione perché abbiamo cercato l’Eterno, il nostro DIO; noi l’abbiamo cercato, ed egli ci ha dato riposo tutt’intorno«. Cosí essi si misero a costruire e prosperarono.
8
Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecentottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravano l’arco; tutti questi erano uomini forti e valorosi.
9
Contro di loro uscí Zerah, l’Etiope, con un esercito di un milione di uomini e con trecento carri e giunse fino a Mareshah.
10
Asa uscí contro di lui, e si disposero in ordine di battaglia nella valle di Tsefathah presso Mareshah.
11
Allora Asa gridò all’Eterno il suo DIO e disse: »O Eterno, non c’è nessuno all’infuori di te che possa venire in aiuto nel combattimento tra uno potente e uno che è privo di forza. Soccorrici, o Eterno, nostro DIO, perché noi ci appoggiamo su di te e andiamo contro questa moltitudine nel tuo nome. O Eterno, tu sei il nostro DIO; non permettere che l’uomo prevalga su di te!«.
12
Cosí l’Eterno colpí gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga.
13
Allora Asa e la gente che era con lui li inseguirono fino a Gherar. Perciò gli Etiopi furono sconfitti, e di loro non ne rimase neppure uno vivo perché essi furono distrutti davanti all’Eterno e davanti al suo esercito. Ed essi portarono via un enorme bottino.
14
Poi attaccarono tutte le città intorno a Gherar, perché il terrore dell’Eterno era caduto su di esse, e saccheggiarono tutte le città, nelle quali c’era molto bottino.
15
Assalirono pure i recinti del bestiame e portarono via gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme.
2 Chroniques 20:1-37
1
Dopo queste cose avvenne che i figli di Moab, i figli di Ammon ed altri con loro assieme agli Ammoniti vennero per combattere contro Giosafat.
2
Cosí giunsero alcuni a informare Giosafat, dicendo: »Una grande moltitudine si è mossa contro di te da oltre il mare dalla Siria; ecco, essi, sono in Hatsatson-Thamar« (che è En-Ghedi).
3
Allora Giosafat ebbe paura e si dispose a cercare l’Eterno, e proclamò un digiuno per tutto Giuda.
4
Cosí quei di Giuda si radunarono per cercare aiuto dall’Eterno, e da tutte le città di Giuda venivano a cercare l’Eterno.
5
Quindi Giosafat si levò in piedi in mezzo all’assemblea di Giuda e di Gerusalemme nella casa dell’Eterno davanti al cortile nuovo
6
e disse: »O Eterno, Dio dei nostri padri, non sei tu il DIO che è nel cielo? Sí, tu domini su tutti i regni delle nazioni; nelle tue mani sono la forza e la potenza e non c’è nessuno che ti possa resistere.
7
Non sei stato tu, il nostro DIO, che ha scacciato gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele e l’ha dato per sempre alla discendenza del tuo amico Abrahamo?
8
Essi vi hanno dimorato e vi hanno costruito un santuario per il tuo nome dicendo:
9
"Se dovesse venire su di noi una calamità, la spada, il giudizio oppure la peste o la carestia, noi ci presenteremo davanti a questo tempio e davanti a te (poiché il tuo nome è in questo tempio) noi grideremo a te dalla nostra avversità e tu ci ascolterai e ci verrai in aiuto".
10
Ed ora, ecco i figli di Ammon, di Moab e quelli del monte Seir, nel cui territorio non permettesti a Israele di entrare quando essi uscivano dal paese d’Egitto (essi perciò si tennero da loro lontani e non li distrussero),
11
or ecco, essi ci ricompensano, venendo a scacciarci dalla tua eredità che ci hai dato da possedere.
12
O DIO nostro, non eseguirai tu il giudizio su di loro? Poiché noi siamo senza forza davanti a questa grande moltitudine che viene contro di noi; non sappiamo cosa fare, ma i nostri occhi sono su di te«.
13
Ora tutti gli uomini di Giuda, con i loro bambini, le loro mogli e i loro figli, stavano in piedi davanti all’Eterno.
14
Allora nel mezzo dell’assemblea lo Spirito dell’Eterno investí Jahaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaiah, figlio di Jeiel, figlio di Mattaniah, un Levita, dei figli di Asaf.
15
E questi disse: »Ascoltate, voi tutti di Giuda, voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Cosí vi dice l’Eterno: »Non temete, non sgomentatevi a motivo di questa grande moltitudine, perché la battaglia non è vostra, ma di DIO.
16
Domani scendete contro di loro; ecco, essi saliranno per la salita di Tsits e voi li troverete all’estremità della valle di fronte al deserto di Jeruel.
17
Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell’Eterno, che è con voi, O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi domani uscite contro di loro, perché l’Eterno è con voi"«.
18
Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti all’Eterno e lo adorarono
19
Poi i Leviti, dei figli dei Kehathiti e dei figli dei Korahiti, si levarono per lodare ad altissima voce l’Eterno, il DIO d’Israele.
20
La mattina seguente si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: »Ascoltatemi, o Giuda e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nell’Eterno, il vostro DIO e sarete saldi; credete nei suoi profeti e prospererete«.
21
Quindi, dopo essersi consigliato con il popolo, stabilí quelli che dovevano cantare all’Eterno e dovevano lodarlo per lo splendore della sua SANTITA’, mentre camminavano davanti all’esercito e dicevano: »Celebrate l’Eterno, perché la sua benignità dura in eterno«.
22
Quando essi cominciarono a cantare e a lodare, l’Eterno tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab, e quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda, e rimasero sconfitti.
23
I figli di Ammon e di Moab insorsero contro gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli, quand’ebbero annientati gli abitanti di Seir, si aiutarono a distruggersi a vicenda.
24
Cosí, quando quelli di Giuda giunsero sull’altura da cui si poteva osservare il deserto, si volsero verso la moltitudine, ed ecco, non c’erano che cadaveri distesi per terra; nessuno era scampato.
25
Allora Giosafat e la sua gente andarono a portar via le loro spoglie; tra di loro trovarono una grande quantità di ricchezze sui loro cadaveri e di oggetti preziosi; ne presero per sé piú di quanto ne potessero portare; impiegarono tre giorni a portar via il bottino, tanto era copioso.
26
Il quarto giorno si radunarono nella Valle di Benedizione, dove benedissero l’Eterno; per questo quel luogo è stato chiamato Valle di Benedizione fino al giorno d’oggi.
27
Quindi tutti gli uomini di Giuda e di Gerusalemme, con Giosafat in testa, si misero in cammino con gioia per far ritorno a Gerusalemme, perché l’Eterno aveva loro dato motivo di rallegrarsi sui loro nemici.
28
Cosí entrarono in Gerusalemme con arpe, cetre e trombe, diretti alla casa dell’Eterno.
29
Il terrore di DIO cadde su tutti i regni degli altri paesi, quando vennero a sapere che l’Eterno aveva combattuto contro i nemici d’Israele.
30
Il regno di Giosafat fu tranquillo: il suo DIO gli concesse pace tutt’intorno.
31
Cosí Giosafat regnò sopra Giuda. Aveva trentacinque anni quando iniziò a regnare, e regnò venticinque anni a Gerusalemme; il nome di sua madre era Azubah, figlia di Scilhi.
32
Egli seguí in tutto le vie di Asa suo padre e non se ne allontanò, facendo ciò che è giusto agli occhi dell’Eterno.
33
Tuttavia gli alti luoghi non furono rimossi, perché il popolo non aveva ancora il cuore stabilmente rivolto al DIO dei suoi padri.
34
Il resto delle gesta di Giosafat, dalle prime alle ultime, sono scritte negli annuali di Jehu, figlio di Hanani, inseriti nel libro dei re d’Israele.
35
Dopo questo Giosafat, re di Giuda si alleò con Achaziah, re d’Israele, che agiva empiamente;
36
egli si alleò con lui per costruire navi che andassero a Tarshish; allestirono le navi a Etsion-Gheber.
37
Allora Eliezer, figlio di Dodavah di Mareshah, profetizzò contro Giosafat dicendo: »Poiché ti sei associato con Achaziah l’Eterno ha distrutto le tue opere«. Cosí le navi si sfasciarono e non poterono andare a Tarshish
Esaïe 37:1-38
1
Quando il re Ezechia udí questo, si stracciò le vesti, si coprí di sacco ed entrò nella casa dell’Eterno.
2
Quindi mandò Eliakim, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e i piú anziani dei sacerdoti coperti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amots,
3
i quali gli dissero: »Cosí dice Ezechia: Questo giorno è un giorno di angoscia, di castigo e di vergogna, perché i figli stanno per nascere, ma non c’è forza per partorirli.
4
Forse l’Eterno, il tuo DIO, ha udito le parole di Rabshakeh, che il re di Assiria suo signore, ha mandato a insultare il DIO vivente, e lo castigherà a motivo delle parole che l’Eterno, il tuo DIO, ha udito. Innalza dunque una preghiera per il residuo che ancora rimane«.
5
Cosí i servi del re Ezechia si recarono da Isaia.
6
E Isaia disse loro: »Questo direte al vostro signore: Cosí dice l’Eterno: Non aver paura a motivo delle parole che hai udito, con le quali i servi del re di Assiria mi hanno insultato.
7
Ecco, io manderò su di lui uno spirito e, appena avrà udito una certa notizia ritornerà nel suo paese; e nel suo paese lo farò cadere di spada«.
8
Cosí Rabshakeh ritornò e trovò il re di Assiria che assediava Libnah, perché aveva saputo che il re era partito da Lakish.
9
Allora il re di Assiria sentí dire riguardo Tirhakah, re di Etiopia: »E’ uscito per muoverti guerra«. Appena udí questo, egli mandò dei messaggeri ad Ezechia, dicendo:
10
»Direte cosí a Ezechia, re di Giuda: Non lasciare che il tuo DIO, nel quale confidi, t’inganni dicendo: Gerusalemme, non sarà data nelle mani del re di Assiria
11
Ecco, tu hai udito ciò che i re di Assiria hanno fatto a tutti gli altri paesi, votandoli alla distruzione. Scamperesti tu soltanto?
12
Hanno forse i re delle nazioni liberato quelli che i miei padri hanno distrutto: Gozan, Haran, Retsef e i figli di Eden che erano a Telassar?
13
Dove sono il re di Hamath, il re di Arpad e il re della città di Sefarvaim, di Hena e di Ivah?«.
14
Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salí alla casa dell’Eterno e la distese davanti all’Eterno.
15
Quindi Ezechia pregò l’Eterno, dicendo:
16
»O Eterno degli eserciti, DIO d’Israele, che siedi tra i cherubini, tu sei DIO, tu solo, di tutti i regni della terra, tu hai fatto i cieli e la terra.
17
Porgi il tuo orecchio, o Eterno, e ascolta, apri i tuoi occhi, o Eterno, e vedi. Ascolta tutte le parole di Sennacherib che ha mandato a dire per insultare il DIO vivente.
18
In verità, o Eterno, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro paesi
19
e hanno gettato nel fuoco i loro dèi, perché quelli non erano dèi, ma opera delle mani dell’uomo, legno e pietra; per questo li hanno distrutti.
20
Ma ora, o Eterno, DIO nostro, liberaci dalle sue mani, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei l’Eterno«.
21
Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire ad Ezechia: »Cosí dice l’Eterno, il DIO d’Israele: Poiché tu mi hai pregato riguardo a Sennacherib, re di Assiria,
22
questa è la parola che l’Eterno ha pronunciato contro di lui: La vergine, figlia di Sion, ti disprezza e si fa beffe di te la figlia di Gerusalemme scuote il capo dietro a te.
23
Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e arrogantemente levato i tuoi occhi? Contro il Santo d’Israele.
24
Per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore e hai detto: »Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, nei recessi del Libano. Abbatterò i suoi cedri piú alti e i suoi cipressi piú belli; raggiungerò la sua altura piú remota, la sua foresta piú lussureggiante.
25
Ho scavato e bevuto acqua, con la pianta dei miei piedi ho disseccato tutti i fiumi d’Egitto
26
Non hai forse udito che da lungo tempo ho preparato questo, da tempi antichi ne ho formato il disegno? Ora ho fatto accadere questo: che tu riducessi in cumuli di rovine città fortificate.
27
Perciò i loro abitanti, privi di forza, erano spaventati e confusi, erano come l’erba dei campi, come l’erbetta verde, come l’erba dei tetti, che è bruciata prima che cresca.
28
Ma io conosco la tua dimora, il tuo uscire e il tuo entrare e anche il tuo infuriarti contro di me.
29
Poiché ti sei infuriato contro di me e la tua insolenza è giunta ai miei orecchi, ti metterò il mio anello alle narici, il mio morso in bocca e ti farò ritornare per la strada per la quale sei venuto.
30
E questo sarà il segno per te: quest’anno mangerete ciò che cresce spontaneamente, il secondo anno ciò che nasce dallo stesso, ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto.
31
E il residuo della casa di Giuda che sarà scampato continuerà a mettere radici in basso e a fare frutto in alto.
32
Poiché da Gerusalemme, uscirà un residuo e dal monte di Sion quelli che sono scampati. Lo zelo dell’Eterno degli eserciti farà questo«.
33
Perciò cosí dice l’Eterno contro il re di Assiria: »Egli non entrerà in questa città né vi lancerà alcuna freccia, non le verrà davanti con scudi né costruirà contro di essa alcun terrapieno.
34
Egli ritornerà per la stessa strada da cui è venuto e non entrerà in questa città«, dice l’Eterno.
35
»Poiché io proteggerò questa città per salvarla, per amore di me stesso per amore di Davide, mio servo«.
36
Quindi l’angelo dell’Eterno uscí e colpí nell’accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò al mattino, ecco erano tutti cadaveri.
37
Allora Sennacherib, re di Assiria, levò le tende, partí e fece ritorno a casa e rimase a Ninive.
38
E avvenne che, mentre egli stava adorando nel tempio del suo dio Nisrok, i suoi figli Adrammalek e Sharetser lo uccisero a colpi di spada; poi si rifugiarono nel paese di Ararat. Al suo posto regnò suo figlio Esarhaddon.
Jérémie 51:32
i guadi sono occupati, le paludi sono in preda alle fiamme e gli uomini di guerra sono terrorizzati.
Jérémie 51:33
Poiché cosí dice l’Eterno degli eserciti, il DIO d’Israele: »La figlia di Babilonia è come un’aia al tempo in cui la si calpesta; ancora un poco, e verrà per lei il tempo della mietitura«.
Psaumes 22:12
Grandi tori mi hanno circondato, potenti tori di Bashan mi hanno attorniato;
Psaumes 22:13
essi aprono la loro gola contro di me come un leone rapace e ruggente.
Esaïe 34:7
Con essi cadono bufali, torelli insieme con tori; la loro terra è imbevuta di sangue, la loro polvere è satolla di grasso.
Jérémie 50:11
»Gioite e rallegratevi, o saccheggiatori della mia eredità, perché vi siete ingrassati come una giovenca che trebbia il grano e nitrite come forti destrieri.
Psaumes 2:12
Sottomettetevi al Figlio, perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.
Psaumes 18:44
Al solo udire di me, essi mi hanno ascoltato e ubbidito, gli stranieri si sono sottomessi a me.
2 Samuel 8:2
Sconfisse pure i Moabiti e li misurò con la corda, dopo averli fatti coricare per terra. Con due corde misurò quelli che dovevano essere messi a morte, e con una corda completa quelli da lasciare in vita. Cosí i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide.
2 Samuel 8:8-11
8
Il re Davide prese anche una grande quantità di bronzo a Betah e a Berothai città di Hadadezer.
9
Quando Toi, re di Hamath, venne a sapere che Davide aveva sconfitto tutto l’esercito di Hadadezer
10
mandò al re Davide Joram, suo figlio, per salutarlo e per benedirlo, perché aveva mosso guerra a Hadadezer e l’aveva sconfitto. Hadadezer infatti era sempre in guerra con Toi, Joram portò con sé vasi d’argento, vasi d’oro e vasi di bronzo.
11
Il re Davide consacrò anche questi all’Eterno, come aveva già consacrato l’argento e l’oro proveniente dalle nazioni che aveva soggiogato:
Psaumes 120:7
Io sono per la pace; essi invece, quando parlo, sono per la guerra.
Romains 7:22
Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo interiore,
Jacques 4:1
Da dove vengono le guerre e le contese fra voi? Non provengono forse dalle passioni che guerreggiano nelle vostre membra?