Chiedimi, e io ti darò le nazioni come tua eredità e le estremità della terra per tua possessione.

ma appena la videro, rimasero sbigottiti e fuggirono terrorizzati.

Là furono presi da tremore e come da doglie di parto,

Dite a DIO: »Come sono tremende le tue opere! Per la grandezza della tua potenza i tuoi nemici si sottometteranno a te.

Allora la nostra bocca si riempí di riso e la nostra lingua di canti di gioia, allora si diceva fra le nazioni: »L’Eterno ha fatto cose grandi per loro«.

mandò segni e prodigi in mezzo a te, o Egitto, sul Faraone e su tutti i suoi servi

I popoli l’hanno udito e tremano. L’angoscia ha colto gli abitanti della Filistia.

Spavento e terrore piomberà su di loro. Per la forza del tuo braccio diventeranno immobili come una pietra, finché il tuo popolo, o Eterno, sia passato, finché sia passato il popolo che tu hai acquistato.

e disse a quegli uomini: lo so che l’Eterno vi ha dato il paese, che il terrore di voi è caduto su di noi, e che tutti gli abitanti del paese vengono meno dalla paura davanti a voi.

All’udire queste cose, il nostro cuore è venuto meno e non è piú rimasto coraggio in alcuno a motivo di voi perché l’Eterno, il vostro DIO, è DIO lassú nei cieli e quaggiú sulla terra.

Dio veniva da Teman, il Santo dal monte Paran. La sua gloria copriva i cieli e la terra era piena della sua lode.

Davanti a lui camminava la peste e pestilenza ardente seguiva i suoi passi.

Io vedevo nell’afflizione le tende di Kushan, i padiglioni del paese di Madian tremavano.

Tu hai messo interamente a nudo il tuo arco, secondo i giuramenti fatti sulle tue frecce. Tu hai diviso la terra con i fiumi.

Il sole e la luna sono rimasti nella loro dimora; alla luce delle tue frecce si sono mossi veloci, al lampeggiare della tua lancia sfolgorante.

Sei uscito per salvare il tuo popolo, per salvare il tuo unto, tu hai colpito la testa della casa dell’empio, mettendola a nudo dalle fondamenta al collo.

Con i tuoi cavalli hai camminato attraverso il mare, attraverso un mucchio di molte acque.

Anche se il fico non fiorirà e non ci sarà alcun frutto sulle viti, anche se il lavoro dell’ulivo sarà deludente e i campi non daranno piú cibo, anche se le greggi scompariranno dagli ovili e non ci saranno piú buoi nelle stalle,

L’Eterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture«. Al maestro del coro. Per strumenti a corda.

Ora dunque io vi dico state alla larga da questi uomini e lasciateli stare, perché se questo progetto o quest’opera è dagli uomini sarà distrutta,

ma se è da Dio, voi non la potete distruggere, perché vi trovereste a combattere contro Dio stesso!«.

E in quel momento si fece un gran terremoto, la decima parte della città cadde e settemila persone furono uccise nel terremoto, il resto fu spaventato e diede gloria al Dio del cielo.

ed esso è come uno sposo che esce dalla sua camera di nozze, esulta come un prode che percorre la sua via.

Tuo è il giorno, tua è anche la notte; tu hai stabilito la luce e il sole.

Tu mandi le tenebre e si fa notte; in essa vanno attorno tutte le bestie della foresta.

Ma, quando sorge il sole, essi si ritirano e rimangono nelle loro tane.

il sole per il governo del giorno, perché la sua benignità dura in eterno,

Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno mai«.

perché alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto cioè l’esercito celeste, tu non sia attirato a prostrarti davanti a queste cose e a servirle, cose che l’Eterno, il tuo DIO, ha assegnato a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli;

Da quando vivi hai mai comandato al mattino o insegnato all’aurora il suo posto,

I pascoli si rivestono di greggi e le valli si coprono di frumento; essi mandano grida di gioia e cantano.

Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte stelle lucenti.