Quanto a me, per la giustizia vedrò la tua faccia; mi sazierò della tua presenza quando mi risveglierò.

O DIO, quanto è preziosa la tua benignità! Perciò i figli degli uomini si rifugiano sotto l’ombra delle tue ali;

Poiché presso di te è la fonte della vita, e per la tua luce noi vediamo la luce.

Beato l’uomo che tu scegli e fai avvicinare a te, perché abiti nei tuoi cortili; noi saremo saziati dei beni della tua casa, delle cose sante del tuo tempio.

Possa la mia meditazione essergli gradita; io mi rallegrerò nell’Eterno.

Attirami a te! Noi ti correremo dietro. Il re mi ha portato nelle sue camere. Noi gioiremo e ci rallegreremo in te; noi ricorderemo il tuo amore piú del vino. A ragione ti amano.

L’Eterno degli eserciti preparerà su questo monte a tutti i popoli un banchetto di cibi succulenti, un banchetto di vini vecchi, di cibi succulenti pieni di midollo, di vini vecchi e raffinati.

Io ti riedificherò e tu sarai riedificata, o vergine d’Israele. Sarai di nuovo adorna dei tuoi tamburelli e uscirai in mezzo alle danze di quelli che fanno festa.

Allora verrò all’altare di DIO, al Dio, che è la mia gioia e il mio giubilo; e ti celebrerò con la cetra, o DIO, DIO mio.

Le mie labbra esulteranno quando canterò le tue lodi assieme alla mia anima, che tu hai riscattato.

L’Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza.

Un grido di giubilo e di vittoria risuona nelle tende dei giusti; la destra del Signore fa prodigi.

Lodate l’Eterno, perché l’Eterno è buono; cantate lodi al suo nome, perché è amabile.

Alleluia. Cantate all’Eterno un canto nuovo, cantate la sua lode nell’assemblea dei santi.

Lodino il suo nome con la danza, cantino le sue lodi col tamburello e la cetra,

Essi cantavano, celebrando e lodando l’Eternò, »Perché egli è buono, perché la sua benignità verso Israele dura in eterno«. Tutto il popolo mandava alte grida di gioia, lodando l’Eterno, perché erano state gettate le fondamenta della casa dell’Eterno.

cosicché la gente non poteva distinguere il rumore delle grida di allegrezza da quello del pianto del popolo, perché il popolo lanciava alte grida, e il rumore si udiva da lontano.

E dal trono venne una voce che diceva: »Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi e voi che lo temete, piccoli e grandi«.

Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata.