Psaumes 38:9
O Signore, ogni mio desiderio è davanti a te, e i miei sospiri non ti sono nascosti.
Psaumes 69:3
Sono stanco di gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si consumano nell’attesa del mio DIO.
Psaumes 77:2-9
2
Nel giorno della mia avversità ho cercato il Signore, durante la notte la mia mano è rimasta protesa senza stancarsi e l’anima mia ha rifiutato di essere consolata.
3
Mi ricordo di DIO e gemo; mi lamento e il mio spirito viene meno. (Sela)
4
Tu mantieni aperte le mie palpebre; sono cosí turbato che non posso parlare.
5
Ripenso ai giorni antichi, agli anni dei tempi passati.
6
Durante la notte mi ritorna alla mente il mio canto, medito nel mio cuore e il mio spirito investiga.
7
Mi rigetterà il Signore per sempre? E non mi gradirà mai piú?
8
E la sua benignità cessata per sempre e la sua parola venuta meno per le generazioni future?
9
Ha DIO forse dimenticato di aver pietà e ha nell’ira posto fine alle sue compassioni? (Sela)
Psaumes 88:9
Il mio occhio si strugge dal dolore; ti invoco ogni giorno, o Eterno, e tendo le mie mani verso di te.
Psaumes 102:3-5
3
Poiché i miei giorni svaniscono come fumo e le mie ossa ardono come un tizzone.
4
Il mio cuore è percosso e inaridisce come l’erba, e dimentico persino di prendere cibo.
5
A forza di gemere la mia pelle si attacca alle mie ossa.
Psaumes 143:4-7
4
Perciò il mio spirito viene meno dentro di me, e il mio cuore è tutto smarrito dentro di me.
5
Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue opere; rifletto su ciò che le tue mani hanno fatto.
6
Protendo le mie mani verso di te, la mia anima è assetata di te, come una terra arida. (Sela)
7
Affrettati a rispondermi, o Eterno, lo spirito mio viene meno; non nascondermi il tuo volto, perché non divenga simile a quelli che scendono nella fossa.
Job 7:3
cosí a me sono toccati in sorte mesi di calamità e mi sono state assegnate notti di dolore.
Job 10:1
»Sono nauseato della mia vita; darò libero sfogo al mio lamento, parlando nell’amarezza dell’anima mia!
Job 23:2
»Anche oggi il mio lamento è doloroso; la mia mano è fiacca a motivo del mio gemito.
Psaumes 39:12
O Eterno, ascolta la mia preghiera e porgi l’orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiché davanti a te io sono un forestiero e un pellegrino, come tutti i miei padri.
Psaumes 42:3
Le mie lacrime sono divenute il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono del continuo: »Dov’è il tuo DIO?«.
Job 16:20
I miei amici mi deridono, ma i miei occhi versano lacrime davanti a Dio.
Jérémie 14:17
Di’ loro dunque questa parola: »Versino lacrime i miei occhi giorno e notte senza smettere, perché la vergine figlia del mio popolo è stata colpita da una grande calamità, da una ferita profonda.
Lamentations 1:2
Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha alcuno che la consoli; tutti i suoi amici l’hanno tradita, le sono diventati nemici.
Lamentations 1:16
Per questo io piango, i miei occhi, i miei stessi occhi si sciolgono in lacrime, perché il consolatore che potrebbe ridarmi la vita è lontano da me. I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato«.
Lamentations 2:11
I miei occhi si consumano per il piangere, le mie viscere fremono, il mio fegato si spande in terra per la distruzione della figlia del mio popolo, per il venir meno dei bambini e dei lattanti nelle piazze della città.
Lamentations 2:18
Il loro cuore grida al Signore: »O mura della figlia di Sion, fate scorrere come un torrente, le lacrime giorno e notte. Non datevi pace, non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi.
Lamentations 2:19
Alzatevi, gridate nella notte, all’inizio di ogni vigilia. Effondete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore. Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame all’imbocco di tutte le strade«.
Lamentations 3:48-50
48
Rivi d’acqua scorrono dai miei occhi per la rovina della figlia del mio popolo.
49
Il mio occhio versa lacrime senza smettere, senza interruzione,
50
fino a quando l’Eterno non guardi dal cielo e non veda.
Luc 7:38
E, stando ai suoi piedi, di dietro piangendo, cominciò a bagnargli di lacrime i piedi e ad asciugarli con i capelli del suo capo; e glieli baciava e li ungeva con l’olio profumato.