perché i miei lombi sono pieni d’infiammazione, e non vi è nulla di sano nella mia carne.

L’Eterno lo sosterrà sul letto d’infermità; nella sua malattia tu, o Eterno, trasformerai completamente il suo letto.

Come un padre è pietoso verso i suoi figli, cosí è pietoso l’Eterno verso quelli che lo temono.

I giorni dell’uomo sono come l’erba; egli fiorisce come il fiore del campo;

Ma la benignità dell’Eterno dura d’eternità in eternità per quelli che lo temono e la sua giustizia per i figli dei figli,

O Eterno, mio Dio ho gridato a te e tu mi hai guarito.

Allora Abrahamo pregò DIO, e DIO guarì Abimelek, sua moglie e le sue serve, ed esse poterono partorire.

e disse: »Se tu ascolti attentamente la voce dell’Eterno, il tuo DIO, e fai ciò che è giusto ai suoi occhi e porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi io non ti manderò addosso alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani perché io sono l’Eterno che ti guarisco«.

Così Mosè grido all’Eterno, dicendo: »Guariscila, o Dio, te ne prego!«.

Ora vedete che io, io sono Lui, e che non vi è altro DIO accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e non vi è nessuno che possa liberare dalla mia mano.

poiche egli fa la piaga, ma poi la fascia, ferisce, ma le sue mani guariscono.

Guariscimi, o Eterno, e sarò guarito, salvami e sarò salvato, perché tu sei la mia lode.

Venite, ritorniamo all’Eterno, perché egli ha lacerato, ma ci guarirà; ha percosso, ma ci fascerà.

E la sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli presentarono tutti i malati, colpiti da varie infermità e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarí.

Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno.

Non c’è nulla di sano nella mia carne, a causa della tua ira; non c’è requie alcuna nelle mie ossa, a causa del mio peccato.

Fammi sentire gioia e allegrezza, fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino.

Pietà di me, pietà di me, almeno voi amici miei, perché la mano di Dio mi ha colpito.

L’uomo è pure ammonito con il dolore sul suo letto e con il tormento incessante nelle sue ossa.

La carne si consuma a vista d’occhio, mentre le sue ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori;