Egli sta in agguato in luoghi nascosti come il leone nella sua tana, sta in agguato per ghermire il misero; egli ghermisce il misero, attirandolo nella sua rete.

Egli se ne sta quatto e chino, e gli in felici soccombono alla sua forza.

L’empio spia il giusto e cerca di ucciderlo.

L’Eterno non lo lascerà nelle sue mani e non permetterà che sia condannato, quando sarà giudicato.

Quelli che cercano la mia vita mi tendono lacci, e quelli che cercano di farmi del male parlano di rovina e meditano inganni tutto il giorno.

Si riuniscono insieme, stanno in agguato; spiano i miei passi, aspettando di prendere la mia vita.

Saul parlò a suo figlio Gionathan e a tutti i suoi servi di fare morire Davide. Ma Gionathan, figlio di Saul, nutriva un grande affetto per Davide.

Le parole degli empi stanno in agguato per spargere sangue, ma la bocca degli uomini retti li libererà.

L’uomo pio è scomparso dalla terra fra gli uomini non c’è piú gente retta, tutti stanno in agguato per versare sangue, ognuno dà la caccia al proprio fratello con la rete.

Perciò tu non dar loro ascolto, perché piú di quaranta uomini di loro, stanno in agguato per prenderlo, essendosi impegnati con un voto di non mangiare né bere, finché non l’abbiano ucciso; ed ora sono pronti, aspettando che tu lo permetta loro«.

I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l’Eterno e contro il suo Unto,

I re della terra si sono sollevati e i principi si sono radunati insieme contro il Signore e contro il suo Cristo

Poiché proprio contro il tuo santo Figlio Gesú, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato con i gentili e il popolo d’Israele,

O Eterno, DIO mio, se ho fatto questo, se vi è perversità nelle mie mani.

mi perseguiti pure il nemico e mi raggiunga, calpesti a terra la mia vita e trascini la mia gloria nella polvere.

Quelli che mi odiano senza motivo sono piú numerosi dei capelli del mio capo; sono potenti quelli che vorrebbero distruggermi e che mi sono nemici ingiustamente; sono costretto a restituire ciò che non ho rubato.

Inoltre, padre mio, guarda; si, guarda nella mia mano il lembo del tuo mantello. Se ho tagliato il lembo del tuo mantello e non ti ho ucciso, puoi capire e renderti conto che non vi è nelle mie azioni né malvagità né ribellione e non ho peccato contro di te; ma tu mi tendi insidie per togliermi la vita!

Poi disse a Davide: »Tu sei più giusto di me, perché tu mi hai reso del bene, mentre io ti ho reso del male.

Poi aggiunse: »Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho fatto? Che malvagità ho commesso?

Ma questo è accaduto affinché si adempisse la parola scritta nella loro legge: »Mi hanno odiato senza motivo«.