Mi avevano circondato come api, ma sono state spente come fuoco di spine; nel nome dell’Eterno io le distruggerò.

perché com’è il crepitìo dei pruni sotto una pentola, cosí è il riso dello stolto. Anche questo è vanità.

L’empio nella sua superbia perseguita con violenza il misero; essi saranno presi nelle macchinazioni stesse da loro ideate,

Le sue vie prosperano in ogni tempo; i tuoi giudizi sono per lui troppo alti, lontani dalla sua portata; egli schernisce tutti i suoi nemici.

Ma tu, o DIO, farai scendere costoro nel pozzo della perdizione; gli uomini sanguinari e fraudolenti non giungeranno alla metà dei loro giorni; ma io confiderò in te.

Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli e cosí li fai cadere in rovina.

Come un sogno al risveglio, cosí tu, o Signore, quando ti risveglierai, disprezzerai la loro vana apparenza.

E’ sospinto dalla luce nelle tenebre ed è scacciato dal mondo.

il trionfo dei malvagi dura poco e la gioia degli empi non dura che un istante?

perirà per sempre come il suo sterco; quelli che l’hanno visto diranno: »Dov’è?«

L’occhio che lo guardava, non lo scorgerà piú; anche la sua dimora non lo vedrà piú.

Il vigore giovanile che gli riempiva le ossa giacerà nella polvere con lui.

non tollera di lasciarlo andare ma continua a tenerlo in bocca.

Egli vomiterà le ricchezze che ha inghiottito; Dio stesso gliele farà uscire dal ventre.

Non vedrà piú corsi d’acqua né torrenti, che scorrono con miele e burro.

Poiché ha oppresso e abbandonato il povero, si è impadronito con la forza di una casa che non aveva costruito.

Nulla sfuggirà alla sua voracità, perciò il suo benessere non durerà.

Quando starà per riempire il suo ventre. Dio manderà su di lui l’ardore della sua ira, che pioverà su di lui mentre sta mangiando.

Si estrae la freccia che esce dal suo corpo, la scintillante punta esce fuori dal suo fiele; i terrori lo assalgono.

Il cielo rivelerà la sua iniquità e la terra insorgerà contro di lui.

Questa è la sorte che DIO riserva all’uomo malvagio, l’eredità che gli è assegnata da Dio«.

quando ciò che temete verrà come una tempesta, e la vostra sventura arriverà come un uragano, quando verranno su di voi l’avversità e l’angoscia.

Quando passa la tempesta, l’empio non è piú, ma il giusto ha un fondamento eterno.

L’empio è travolto dalla sua stessa malvagità, ma il giusto ha speranza nella sua stessa morte.

Le nazioni rumoreggiano come il fragore di molte acque, ma Dio le minaccia, ed esse fuggono lontano, sospinte come la pula dei monti davanti al vento, come un mulinello di polvere davanti al turbine.

Appena sono piantati, appena seminati, appena il loro stelo ha messo radici in terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l’uragano li porta via come stoppia.

Ecco, la tempesta dell’Eterno si scatena furiosamente, una tempesta spaventevole si abbatterà sul capo degli empi.

ma se l’Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto ciò che loro appartiene, ed essi scendono vivi nello Sceol’, allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l’Eterno«.