»Or fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addosso allimprovviso.
Quando infatti diranno: »Pace e sicurezza«, allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto.
Poi Saul disse a Davide: »Ecco Merab, la mia figlia maggiore; io te la darò in moglie; sii per me un figlio valoroso e combatti le battaglie dellEterno«. Or Saul pensava: »Non sia la mia mano a colpirlo, ma sia la mano dei Filistei«.
I Filistei inseguirono accanitamente Saul e i suoi figli; così i Filistei uccisero Gionathan, Abinadab e Malkishuah figli di Saul.
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La battaglia si fece aspra contro Saul; gli arcieri lo raggiunsero ed egli fu gravemente ferito dagli arcieri.
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Saul disse al suo scudiero: »Sfodera la tua spada e trafiggimi con essa, non vengano questi incirconcisi a trafiggermi e a farsi beffe di me«. Ma il suo scudiero non volle, perché era tutto spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si gettò sopra.
Allora Joab disse: »Non voglio perdere tempo con te in questo modo«. Cosí prese in mano tre dardi e li immerse nel cuore di Absalom, che era ancora vivo nel folto della quercia.
Allora Giuda, che lo aveva tradito, vedendo che Gesú era stato condannato si pentí e riportò i trenta sicli dargento ai capi dei sacerdoti e agli anziani,
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dicendo: »Ho peccato, tradendo il sangue innocente«. Ma essi dissero: »Che cimporta? Pensaci tu!«.
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Ed egli, gettati i sicli dargento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.