Tu l’avevi coperta dell’abisso come di una veste; le acque si erano fermate sui monti.

I monti sorsero e le valli si abbassarono nel luogo che tu avevi fissato per loro.

Poi Dio disse: »le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e appaia l’asciutto«. E così fu.

E DIO chiamò l’asciutto »terra«, e chiamò la raccolta delle acque »mari«. E DIO vide che questo era buono.

Ha tracciato un particolare limite sulla superficie delle acque, al confine della luce con le tenebre.

Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno,

Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte,

quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il suo comando, quando stabiliva le fondamenta della terra,

Non mi temerete?«, dice l’Eterno, »non tremerete davanti a me che ho posto la sabbia per limite al mare, come statuto eterno che non oltrepasserà mai? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non la sorpassano".

Al soffio delle tue narici le acque si sono ammucchiate, le onde si sono alzate come un muro i flutti si sono assodati nel cuore del mare.

E avverrà che, non appena le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l’arca dell’Eterno, il Signore di tutta la terra, si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano saranno divise, e le acque che scendono dall’alto si fermeranno in un mucchio«.

le acque che scendevano dall’alto si fermarono e si elevarono in un mucchio, fino molto al di sopra di Adam, la città che si trova presso Tsartan; così le acque che scendevano verso il mare dell’Arabah, il Mar Salato, furono interamente separate da esse; e il popolo passò di fronte a Gerico.

Con i tuoi cavalli hai camminato attraverso il mare, attraverso un mucchio di molte acque.