Poiché riconosco i miei misfatti e il mio peccato mi sta sempre davanti.
4
Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi.
5
Ecco, io sono stato formato nelliniquità e mia madre mi ha concepito nel, peccato.
I superstiti tra di voi si struggeranno a motivo della loro iniquità nel paese dei loro nemici; e si struggeranno pure a motivo delle iniquità dei loro padri.
Ma se confesseranno la loro iniquità e liniquità dei loro padri, nelle trasgressioni che commisero contro di me e anche per essersi comportati come miei nemici,
Allora Giosuè disse ad Akan: »Figlio mio, ti prego, da gloria allEterno, il DIO dIsraele confessa a lui e dimmi ciò che hai fatto; non me lo nascondere«.
Ma, dopo aver fatto il censimento del popolo, il cuore di Davide lo riprovò grandemente, e disse allEterno: »Ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora, o Eterno, rimuovi liniquità del tuo servo, perché ho agito con grande stoltezza«.
Soltanto riconosci la tua iniquità, perché ti sei ribellata allEterno, il tuo DIO; hai profuso i tuoi favori agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce«, dice lEterno.
»Come puoi dire: »Non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal, Guarda la strada da te percorsa nella valle, riconosci, ciò che hai fatto, dromedaria veloce, che corre senza freno nelle sue vie.
Ed egli disse loro: »Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poiché ciò che è grandemente stimato tra gli uomini è cosa abominevole davanti a Dio.
perché la sua ira dura solo un momento, ma la sua benignità dura tutta una vita. Il pianto può durare per una notte, ma al mattino erompe un grido di gioia.
E dunque Efraim un figlio caro per me, un figlio delle mie delizie? Infatti, anche dopo aver parlato contro di lui, lo ricordo ancora vivamente. Perciò le mie viscere si commuovono per lui, e avrò certamente compassione di lui«, dice lEterno.
Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.
21
E il figlio gli disse: »Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio«.
22
Ma il padre disse ai suoi servi: »Portate qui la veste piú bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi.
23
Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci,
Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi.
Perché dunque hai disprezzato la parola dellEterno, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto morire con la spada Uriah lo Hitteo, hai preso per moglie la sua moglie e lo hai ucciso con la spada dei figli di Ammon.