Perché nel giorno dell’avversità egli mi nasconderà nella sua tenda, mi occulterà nel luogo segreto della sua dimora, mi leverà in alto sopra una roccia.

Tu sei il mio luogo di rifugio, tu mi preserverai dall’avversità, tu mi circonderai di canti di liberazione. (Sela)

Nascondimi dalle macchinazioni dei malvagi e dalla folla turbolenta degli operatori d’iniquità.

Chi dimora nel riparo dell’Altissimo, riposa all’ombra dell’Onnipotente.

Certo egli ti libererà dal laccio dell’uccellatore e dalla peste mortifera.

L’empio nella sua superbia perseguita con violenza il misero; essi saranno presi nelle macchinazioni stesse da loro ideate,

Non mi venga addosso il piede del superbo e la mano degli empi non mi porti via.

Beato l’uomo che ripone nell’Eterno la sua fiducia e non si rivolge ai superbi, né a quelli che si sviano dietro alla menzogna.

O DIO uomini superbi sono insorti contro di me e una torma di violenti cerca la mia vita e non pone te davanti ai loro occhi.

allora le acque rigonfie ci sarebbero passate sopra«.

I superbi hanno nascosto per me un laccio e corde, mi hanno teso una rete ai margini del sentiero, hanno disposto tranelli per me. (Sela)

Ora so che l’Eterno è piú grande di tutti gli dei; si, egli lo ha dimostrato loro, quando hanno agito orgogliosamente contro Israele«.

Ma egli dà una grazia ancor piú grande; perciò dice: »Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili«

Nascondimi dalle macchinazioni dei malvagi e dalla folla turbolenta degli operatori d’iniquità.

per colpire di nascosto l’innocente; lo colpiscono all’improvviso senza alcun timore.

Aguzzano la loro lingua come il serpente e hanno un veleno di aspide sotto le loro labbra, (Sela)

Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verrà la distruzione.

Camminiamo onestamente, come di giorno, non in gozzoviglie ed ebbrezze, non in immoralità e sensualità, non in contese ed invidie.

Temo infatti che talora, quando verrò, non vi trovi come vorrei, e di essere anch’io trovato da voi quale non mi vorreste, che talora non ci siano fra voi contese, gelosie, ire, risse, diffamazioni, insinuazioni, superbie, tumulti;

idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette,

è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia litigi, maldicenze, cattivi sospetti,

Cosí anche la lingua è un piccolo membro, ma si vanta di grandi cose. Considerate come un piccolo fuoco incendi una grande foresta!

Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’iniquità. Posta com’è fra le nostre membra, la lingua contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed è infiammata dalla Geenna.

Ma se nel vostro cuore avete amara gelosia e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.

Dove infatti c’è invidia e contesa, lí c’è turbamento ed ogni sorta di opere malvagie.