Le mie lacrime sono divenute il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono del continuo: »Dov’è il tuo DIO?«.

Quanto a me, io invocherò DIO, e l’Eterno mi salverà.

La sera, la mattina e a mezzogiorno mi lamenterò e gemerò, ed egli udrà la mia voce.

Cantico. Salmo dei figli di Kore. Al maestro del coro. Da cantarsi mestamente. Cantico di Heman, l’Ezrahita. O Eterno, DIO della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te.

Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore?

pregando intensamente, notte e giorno, per poter vedere la vostra faccia e compiere le cose che mancano ancora alla vostra fede?

Rendo grazie a Dio, che servo come già fecero i miei antenati con pura coscienza, poiché non cesso mai di ricordarmi di te nelle mie preghiere giorno e notte;

O Eterno, DIO degli eserciti, fino a quando sarai adirato contro la preghiera del tuo popolo?

Anche quando grido e chiedo aiuto a gran voce, egli rifiuta di ascoltare la mia preghiera.

Ti sei avvolto in una nuvola, perché nessuna preghiera potesse passare.

Or avvenne in quei giorni che egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in preghiera a Dio.

Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore?

E si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava,

Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza.

Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza

E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole.