Al maestro del coro. Sul motivo: »La cerva dell’aurora«. Salmo di Davide Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché sei cosí lontano e non vieni a liberarmi, dando ascolto alle parole del mio gemito?

Libera la mia vita dalla spada, l’unica mia vita dalla zampa del cane.

Essi ritornano alla sera, ululano come cani e si aggirano per la città.

Alla sera essi ritornano, ululano come cani e si aggirano per la città.

Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con i piedi e poi si rivoltino per sbranarvi.

Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare.

Fuori i cani, i maghi, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna.

Ora, mentre egli diceva loro queste cose, gli scribi e i farisei, cominciarono ad irritarsi grandemente contro di lui e ad assalirlo con molte domande

tendendogli tranelli, per coglierlo in fallo e poterlo accusare per qualche sua parola.

O DIO uomini superbi sono insorti contro di me e una torma di violenti cerca la mia vita e non pone te davanti ai loro occhi.

Poiché perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre hanno agito perfidamente con te; anch’essi ti gridano dietro a piena voce. Non fidarti di loro quando ti diranno buone parole.

Or quelli che avevano arrestato Gesú lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani.

Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè nel pretorio, e convocarono l’intera coorte.

Cominciarono poi a salutarlo dicendo: »Salve, re dei Giudei!«.

Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono delle sue vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo.

Intanto gli uomini che tenevano Gesú lo schernivano, percuotendolo.

E, bestemmiando, dicevano molte altre cose contro di lui.

»Se tu sei il Cristo, diccelo«. Ma egli disse loro: »Anche se ve lo dicessi, non credereste.

Ma da ora in poi il Figlio dell’uomo sederà alla destra della potenza di Dio«.

Essi allora dissero: »Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Dal momento che noi stessi l’abbiamo udito dalla sua propria bocca«.

Pilato quindi disse ai capi dei sacerdoti e alle turbe: »Io non trovo nessuna colpa in quest’uomo«.

Ma quelli insistevano, dicendo: »Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fin qua«.

Intanto i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano là accusandolo con veemenza.

Allora Erode, con i suoi soldati, dopo averlo oltraggiato e schernito, lo rivestí di una veste splendida e lo rimandò da Pilato.

Ma quelli insistevano con grandi grida, chiedendo che fosse crocifisso, e le loro grida e quelle dei capi dei sacerdoti finirono per prevalere.

»Riverserò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; ed essi guarderanno a me, a colui che hanno trafitto faranno quindi cordoglio per lui, come si fa cordoglio per un figlio unico, e saranno grandemente addolorati per lui, come si è grandemente addolorati per un primogenito

Dopo averlo crocifisso, si spartirono le sue vesti tirando a sorte, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: »Hanno diviso tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno tirato a sorte«.

E, dopo averlo crocifisso, spartirono le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno.

E quando giunsero al luogo, detto del Teschio, là crocifissero lui e i malfattori, l’uno a destra e l’altro a sinistra.

Or i soldati, quando ebbero crocifisso Gesú, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Ma la tunica era senza cuciture, tessuta d’un sol pezzo da cima a fondo.

E ancora un’altra Scrittura dice: »Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto«.

Gli altri discepoli dunque gli dissero: »Abbiamo visto il Signore«. Ma egli disse loro: »Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non crederò«.

Poi disse a Tommaso: »Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente«.