DIO è grandemente temuto nell’assemblea dei santi, e profondamente rispettato da tutti quelli che lo circondano.

Perciò, ricevendo il regno che non può essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole, con riverenza e timore,

perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante.

Venite, cantiamo di gioia all’Eterno; mandiamo grida di gioia alla rocca della nostra salvezza.

Poiché l’Eterno è un DIO grande e un gran Re su tutti gli dèi.

Suo è il mare, perché egli l’ha fatto, e la terra asciutta che le sue mani hanno plasmato.

Poiché egli è il nostro DIO, e noi siamo il popolo del suo pascolo e il gregge di cui egli si prende cura. Oggi, se udite la sua voce,

L’Eterno regna; gioisca la terra e si rallegrino le grandi isole.

L’Eterno regna, tremino i popoli. Egli siede sopra i Cherubini tremi la terra.

La mia carne trema tutta per paura di te, e io temo i tuoi decreti.

Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto piú ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore,

Perciò, poiché rimane ancora una promessa di entrare nel suo riposo, abbiamo timore perché qualcuno di voi non ne resti escluso.

Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l’avevano udita.

Guardate di non rifiutare colui che parla, perché se non scamparono quelli che rifiutarono di ascoltare colui che promulgava gli oracoli sulla terra, quanto meno scamperemo noi, se rifiutiamo di ascoltare colui che parla dal cielo,