Alleluia. Cantate all’Eterno un canto nuovo, cantate la sua lode nell’assemblea dei santi.

La voce dell’Eterno fa partorire le cerve e sfronda le selve; e nel suo tempio tutto dice: »Gloria!«.

Io entrerò nella tua casa con olocausti, adempirò i miei voti

Ti offrirò olocausti di bestie grasse, col soave odore di montoni; sacrificherò buoi e capri. (Sela)

Adempirò i miei voti all’Eterno in presenza di tutto il suo popolo.

nei cortili della casa dell’Eterno, in mezzo a te, o Gerusalemme. Alleluia.

Apritemi le porte della giustizia; io vi entrerò e celebrerò l’Eterno.

Questa è la porta dell’Eterno, i giusti entreranno per essa.

Alzate le vostre mani verso il santuario e benedite l’Eterno

Poi DIO disse: »Vi sia un firmamento tra le acque che separi le acque dalle acque«.

E DIO chiamò il firmamento »cielo«. Così fu sera, poi fu mattina: il secondo giorno.

Sopra le teste degli esseri viventi c’era la sembianza di un firmamento, simile al colore di un maestoso cristallo, disteso sopra le loro teste.

Quando essi si muovevano, io sentivo il fragore delle loro ali, come il fragore delle grandi acque, come la voce dell’Onnipotente, il rumore di un gran tumulto, come lo strepito di un esercito; quando si fermavano, abbassavano le loro ali.

Al di sopra del firmamento che stava sopra le loro teste, c’era la sembianza di un trono che sembrava come una pietra di zaffiro, e su questa specie di trono, in alto su di esso, stava una figura dalle sembianze di uomo.

Io guardavo ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, appariva sopra di essi come una pietra di zaffiro che somigliava nella forma a un trono.

Quelli che hanno sapienza risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle per sempre.