Scighionot di Davide che cantò all’Eterno per le parole di Kush il Beniamita O Eterno, DIO mio, mi rifugio in te; salvami da tutti quelli che mi perseguitano e liberami

perché talora il nemico non dilani l’anima mia come un leone, lacerandola senza che alcuno mi liberi.

dagli empi che mi opprimono e dai nemici mortali che mi circondano.

Ora ci hanno circondati, seguono i nostri passi; fissano i loro occhi per atterrarci.

Levati, o Eterno, affrontalo, abbattilo; libera l’anima mia dall’empio con la tua spada.

Siano confusi e svergognati quelli che cercano la mia vita, voltino le spalle e siano confusi quelli che tramano del male contro di me.

Perché degli stranieri si sono levati contro di me, e dei violenti cercano la mia vita, uomini che non tengono DIO davanti ai loro occhi. (Sela)

Presta attenzione al mio grido, perche sono ridotto agli estremi; liberami dai miei persecutori, perché sono piú forti di me.

mi perseguiti pure il nemico e mi raggiunga, calpesti a terra la mia vita e trascini la mia gloria nella polvere.

Abner disse nuovamente ad Asahel: »Smetti di inseguirmi. Perché obbligarmi a stenderti a terra? Come potrei allora guardare in faccia tuo fratello Joab?«.

Allora Joab rispose all’uomo che lo aveva informato: »Ecco, tu l’hai visto? E perché non l’hai tu, sul posto steso morto al suolo? Io ti avrei dato dieci sicli d’argento e una cintura«.

Sono dimenticato dal cuore loro come un uomo morto; sono simile a un vaso rotto.

Poiché odo le calunnie di molti, tutt’intorno è spavento, mentre essi si consigliano assieme contro di me e complottano di togliermi la vita.

Sono ormai annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo che non ha piú forza.

Tu mi hai posto nella piú profonda fossa, in luoghi tenebrosi, negli abissi.

Poi mi disse: »Figlio d’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco essi dicono: le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita e noi siamo perduti