Poiché portavo invidia ai vanagloriosi, vedendo la prosperità dei malvagi.

L’uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo:

Degli stolti soffrivano per il loro comportamento ribelle e per i loro peccati;

Ti prego, signor mio non far caso a quell’uomo spregevole a Nabal, perché egli è esattamente come il suo nome, si chiama Nabal e in lui c’e stoltezza; ma io, la tua serva, non ho visto i giovani mandati dal mio signore.

Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza, ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento.

»Fino a quando, o semplici, amerete la semplicioneria, e gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la conoscenza?

Il desiderio realizzato è dolce all’anima, ma per gli stolti è cosa abominevole allontanarsi dal male.

Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio tra il grano con un pestello, la sua stoltezza non si allontanerebbe da lui.

Ma Dio gli disse: »Stolto, questa stessa notte l’anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?«

L’empio, nell’arroganza del suo volto, non cerca l’Eterno; tutti i suoi pensieri sono: »DIO non c’è«

Al maestro del coro. Cantico di Davide, quando Doeg l’Edomita venne a riferire a Saul che Davide era entrato in casa di Ahimelek. Perché ti vanti del male, o uomo potente? La benignità di DIO dura per sempre.

Tu preferisci il male al bene, la menzogna piú che il parlare rettamente. (Sela)

Perciò DIO ti distruggerà per sempre; egli ti afferrerà ti strapperà dalla tua tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi. (Sela)

E tu dici: che cosa sa Dio? Può forse giudicare attraverso dense tenebre?

E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti,

eravate in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d’Israele e estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo.

Al maestro del coro. di Davide, servo dell’Eterno Il peccato dell’empio dice al mio cuore: »Non c’è alcun timore di DIO davanti ai suoi occhi,

Le parole della sua bocca sono iniquità e inganno; egli ha cessato di essere savio e di fare il bene.

Vomitano parole e fanno discorsi insolenti; tutti gli operatori d’iniquità parlano con arroganza.

Uccidono la vedova e il forestiero, e mettono a morte gli orfani,

Cercate di capire, o insensati fra il popolo, e voi sciocchi, quando diventerete savi

Ora l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo.

Ora la terra era corrotta davanti a DIO. e la terra era ripiena di violenza.

Ora DIO guardò sulla terra ed ecco, era corrotta. perché ogni carne sulla terra aveva corrotto la sua condotta.

Guai, nazione peccatrice, popolo carico di iniquità, razza di malfattori, figli che operano perversamente! Hanno abbandonato l’Eterno, hanno disprezzato il Santo d’Israele, si sono sviati e voltati indietro.

quanto meno un essere abominevole e corrotto, l’uomo, che beve l’iniquità come acqua!

Razza di vipere! Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché la bocca parla dall’abbondanza del cuore.

Poiché dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze.

Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre piú che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate;

Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato.

e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili.

Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore che è benedetto in eterno. Amen.

Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento.

essendo ripieni d’ogni ingiustizia fornicazione, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, omicidio, contesa frode, malignità,

senza intendimento, senza affidamento, senza affetto naturale, implacabili, spietati.

Essi fanno professione di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abominevoli, disubbidienti, e incapaci di ogni opera buona.

Anche noi infatti un tempo eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e voluttà, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri.

Ma per i codardi, gl’increduli, gl’immondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda«.

come sta scritto: »Non c’è alcun giusto, neppure uno.

Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c’è alcuno che faccia il bene, neppure uno.

Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati,

fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri.