Ma io, per la tua grande benignità entrerò nella tua casa e adorerò con gran timore, rivolto al tuo santo tempio.

Io entrerò nella tua casa con olocausti, adempirò i miei voti

che le mie labbra hanno formulato e la mia bocca ha pronunziato quando ero nell’avversità.

Apritemi le porte della giustizia; io vi entrerò e celebrerò l’Eterno.

Canto dei pellegrinaggi. Di Davide. Io mi sono rallegrato quando mi dissero: »Andiamo alla casa dell’Eterno«.

Molti popoli verranno dicendo: »Venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri«. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell’Eterno.

Venite, adoriamo e inchiniamoci; inginocchiamoci davanti all’Eterno che ci ha fatti.

Esaltate l’Eterno, il nostro DIO, e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi. Egli è santo.

Esaltate l’Eterno il nostro DIO, e adorate sul suo monte santo, perché l’Eterno il nostro DIO, è santo.

Come mai nella sua ira il Signore ha coperto con una nube la figlia di Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d’Israele e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno della sua ira.