I voti fatti a te, o DIO, mi vincolano. Ti renderò lode.

Io entrerò nella tua casa con olocausti, adempirò i miei voti

che le mie labbra hanno formulato e la mia bocca ha pronunziato quando ero nell’avversità.

Chiunque non avesse cercato l’Eterno, il DIO d’Israele, sarebbe stato messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna.

Inoltre fecero un giuramento all’Eterno a gran voce e con grida di giubilo, al suono delle trombe e dei corni.

si unirono ai loro fratelli, i piú ragguardevoli fra loro, e si impegnarono con esecrazione e giuramento a camminare nella legge di DIO data per mezzo di Mosè servo di DIO, e ad osservare e mettere in pratica tutti i comandamenti dell’Eterno, il nostro Signore, i suoi decreti e i suoi statuti,

(4:4) Quando hai fatto un voto a DIO non indugiare ad adempierlo, perché egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto.

(4:5) E’ meglio non fare voti, che farli e poi non adempierli.

Avete inoltre udito che fu detto agli antichi: »Non giurare il falso; ma adempi le cose promesse con giuramento al Signore«.

E non solo hanno fatto come speravamo, ma si sono dati prima al Signore e poi a noi per la volontà di Dio.

Allontanatevi, o malvagi, perché io voglio osservare i comandamenti del mio DIO.

Poi il re, stando in piedi sul palco, stabilí un patto davanti all’Eterno, impegnandosi a seguire l’Eterno e a osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e i suoi statuti con tutto il cuore e con tutta l’anima, per mettere in pratica le parole di questo patto, scritte in quel libro. Tutto il popolo aderí al patto.