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Allora il re Roboamo si consigliò con gli anziani che erano stati al servizio di suo padre Salomone, quando era in vita, e disse: »Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?«.
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Quelli gli risposero, dicendo: »Se oggi ti farai servo di questo popolo e li servirai, se ti mostrerai condiscendente verso di loro e dirai loro buone parole, essi saranno tuoi servi per sempre«.
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Ma Roboamo rifiutò il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio,
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e disse loro: »Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato, dicendo: »Alleggerisci il giogo impostoci da tuo padre«?«.
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Allora i giovani che erano cresciuti con lui gli risposero, dicendo: »Cosí risponderai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: »Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo; ora tu alleggeriscilo«. Cosí dirai loro: »Il mio dito mignolo è più grosso dei fianchi di mio padre;
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perciò, se mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, io lo renderò ancora piú pesante; se mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli"«.
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Tre giorni dopo Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re, dicendo: »Tornate da me fra tre giorni«.
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Il re rispose al popolo duramente, rifiutando cosí il consiglio che gli anziani gli avevano dato;
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parlò invece al popolo secondo il consiglio dei giovani, dicendo: »Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò piú pesante ancora; mio padre vi ha castigati con fruste, ma io vi castigherò con flagelli«.
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Così il re non diede ascolto al popolo, perché landamento delle cose dipendeva dallEterno, affinché si adempisse la parola che lEterno aveva rivolto a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Ahijah di Sciloh.