Allora lEterno disse ad Abramo: »Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e vi saranno schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni.
Poi lEterno disse a Mosè: »Va da Faraone; poiché io ho indurito il suo cuore e il cuore dei suoi servi, perché possa mostrare questi miei segni in mezzo a loro,
Ma Sihon, re di Heshbon, non ci volle lasciar passare nel suo territorio, perché lEterno, il tuo Dio, gli aveva indurito lo spirito e reso ostinato il cuore, per darlo nelle tue mani, come è appunto oggi.
Dice infatti la Scrittura al Faraone: »Proprio per questo ti ho suscitato, per mostrare in te la mia potenza e affinché il mio nome sia proclamato in tutta la terra«.
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Cosí egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.
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Tu mi dirai dunque: »Perché trova ancora egli da ridire? Chi può infatti resistere alla sua volontà?«.
Stabilirono dunque su di loro dei sovrintendenti ai lavori, che li opprimessero con le loro angherie. Così essi costruirono al Faraone le città-deposito, Pithom e Raamses.
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Ma piú li opprimevano, piú essi moltiplicavano e si estendevano; per questo gli Egiziani giunsero a temere grandemente i figli dIsraele,
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e gli Egiziani costrinsero i figli dIsraele a servire con asprezza,
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e amareggiarono la loro vita con una dura schiavitú, nei lavori dargilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Li obbligavano a fare tutti questi lavori con asprezza.
Or avvenne che dopo molto tempo il re dEgitto morì, e i figli dIsraele gemevano a motivo della schiavitú; essi gridarono, e il loro grido a motivo della schiavitú salì fino a DIO.