E anche ora che son diventato vecchio e canuto, o DIO, non abbandonarmi fino a che abbia raccontato la tua potenza a questa generazione e i tuoi prodigi a tutti quelli che verranno.

non lo nasconderemo ai loro figli, ma racconteremo alla generazione futura le lodi dell’Eterno, la sua potenza e le meraviglie che egli ha fatto.

affinché la generazione futura le conoscesse, assieme ai figli che sarebbero nati, ed essi a loro volta le narrassero ai loro figli,

Poi l’Eterno disse a Mosè: Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek.

Ora scrivete per voi questo cantico e insegnatelo ai figli d’Israele; mettetelo sulla loro bocca, affinché questo cantico mi sia un testimone contro i figli d’Israele.

Allora avverrà che quando molti mali e molte calamità saranno cadute loro addosso, questo cantico testimonierà contro di loro, perché esso non sarà dimenticato e rimarrà sulle labbra dei loro discendenti; io conosco infatti i disegni che essi concepiscono, prima ancora di averli introdotti nel paese che ho promesso con giuramento«.

Poi egli diede i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: »Sii forte e coraggioso, perché sarai tu a introdurre i figli d’Israele nel paese che promisi loro con giuramento; e io sarò con te«.

diede quest’ordine ai Leviti che portavano l’arca del patto dell’Eterno, dicendo:

poiché io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi mentre sono ancora vivente tra voi, siete stati ribelli contro l’Eterno; quanto piú lo sarete dopo la mia morte!

Poiché io so che, dopo la mia morte, vi corromperete interamente e devierete dalla via che vi ho comandato, e negli ultimi giorni vi colpirà la sventura, perché farete ciò che è male agli occhi dell’Eterno, provocandolo a sdegno con l’opera delle vostre mani«.

Oh, se le mie parole fossero scritte oh, se fossero incise in un libro;

se fossero scolpite per sempre su una roccia con uno stilo di ferro e col piombo!

nel primo anno del suo regno, io, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni in cui, secondo la parola dell’Eterno indirizzata al profeta Geremia, dovevano essere portate a compimento le desolazioni di Gerusalemme, è cioè settant’anni.

Ma queste cose sono state scritte affinché voi crediate che Gesú è il Cristo il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.

Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età.

Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia,

affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.

Ma farò in modo che, anche dopo la mia dipartita, voi possiate sempre ricordarvi di queste cose.

Una posterità lo servirà, si parlerà del Signore alla futura generazione.

Essi verranno e proclameranno la sua giustizia a un popolo che deve ancora nascere, e che egli stesso ha fatto.

I tuoi figli prenderanno il posto dei tuoi padri; tu li farai principi per tutta la terra.

pubblicherò la memoria del tuo nome per ogni età; perciò i popoli ti celebreranno in eterno, per sempre.

tutti quelli che si chiamano col mio nome, che ho creato per la mia gloria, che ho formato e anche fatto".

Il popolo che mi sono formato proclamerà le mie lodi.

»Poiché ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra, e le cose di prima non si ricorderanno piú e non verranno piú in mente.

Mi rallegrerò di Gerusalemme e gioirò del mio popolo; in essa non si udrà piú alcuna voce di pianto né voce di grida,

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.

Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesú Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione,

Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesú per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.

Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce;

voi, che un tempo non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.