Nei loro banchetti vi è la cetra, larpa, il tamburello, il flauto e il vino, ma non prestano attenzione allopera dellEterno e non considerano ciò che ha fatto con le sue mani.
O Eterno, la tua mano è levata, ma essi non la scorgono. Essi però vedranno il tuo zelo per il tuo popolo e saranno confusi; sí, il fuoco dei tuoi nemici li divorerà
Voi dite: »Abbiamo concluso un patto con la morte, abbiamo fatto unalleanza con lo Sceol; quando linondante flagello passerà, non giungerà fino a noi, perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo nascosti dietro la falsità«.
Perciò egli ha riversato su di lui lardore della sua ira e la violenza della guerra, che lo ha avvolto nelle fiamme tuttintorno senza che se ne rendesse conto; lha consumato, ma egli non ha preso la cosa a cuore.
Chi è saggio faccia attenzione a queste cose. Chi ha intendimento le comprenda. Poiché le vie dellEterno sono diritte i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno.
Essi uscirono nei campi, raccolsero luva nelle loro vigne, la pigiarono e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimelek.
Allora Zebul gli disse: »Dovè la tua spavalderia di quando dicevi: »Chi è Abimelek, perché lo dobbiamo servire?«. Non è questo il popolo che disprezzavi? Orsù, fatti avanti e combatti contro di lui!«.
Or il re con i suoi uomini si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano il paese. Questi dissero a Davide »Non entrerai qui, perché i ciechi e gli zoppi ti respingeranno!«, volendo dire: »Davide non entrerà mai qui«.
Allora Ben-Hadad mandò a dire ad Achab: »Gli dèi mi facciano cosí e anche peggio, se la polvere di Samaria basterà a riempire il pugno di tutta la gente che mi segue!«.
Ma ecco un profeta si avvicinò ad Achab, re dIsraele, e disse: »Cosí dice lEterno: »Vedi tutta questa grande moltitudine? Ecco, oggi stesso io la darò nelle tue mani e tu saprai che io sono lEterno««.