L’Eterno conosce i giorni degli uomini integri, e la loro eredità durerà in eterno.

Ma gli empi periranno, e i nemici dell’Eterno saranno consumati e andranno in fumo come grasso di agnelli.

Poiché i benedetti dal Signore erediteranno la terra, ma i maledetti da lui saranno sterminati.

Se cade, non è però atterrato, perché l’Eterno lo sostiene per la mano.

Al maestro del coro. Salmo di Davide. Tu mi hai investigato, o Eterno e mi conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu intendi il mio pensiero da lontano.

Quando il mio spirito veniva meno in me, tu conoscevi il mio cammino. Essi hanno teso un laccio per me sul sentiero che stavo percorrendo.

Ma egli conosce la strada che io prendo; se mi provasse, ne uscirei come l’oro.

L’Eterno è buono, una fortezza nel giorno dell’avversità; egli conosce quelli che si rifugiano in lui.

Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me,

Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono;

Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: »Il Signore conosce quelli che sono suoi«, e: »Si ritragga dall’iniquità chiunque nomina il nome di Cristo«.

L’empio lo vedrà e si irriterà, digrignerà i denti e si consumerà; il desiderio degli empi non si realizzerà mai.

L’Eterno protegge i forestieri, soccorre l’orfano e la vedova ma sovverte la via degli empi.

C’è una via che all’uomo sembra diritta ma la sua fine sfocia in vie di morte.

La via dell’empio è un abominio all’Eterno, ma egli ama chi segue la giustizia.

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa.

Ma costoro, come bestie irragionevoli, per natura generate ad essere prese e distrutte, parlano male delle cose che non conoscono e nella loro corruzione saranno annientati, ricevendo cosí il salario della loro malvagità.