Job 1:5
Quando la serie dei giorni di banchetto era terminata. Giobbe li andava a chiamare per purificarli, si alzava al mattino presto e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro, perché Giobbe pensava: »Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano bestemmiato DIO nel loro cuore«. Cosí faceva Giobbe ogni volta.
Job 1:18
Egli stava ancora parlando, quando giunse un altro e disse: »I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore.
Job 1:19
quand’ecco un vento impetuoso, venuto dal deserto, ha investito i quattro angoli della casa che è caduta sui giovani, ed essi sono morti. Io solo sono scampato per venire a dirtelo«.
Job 5:4
I suoi figli non hanno alcuna sicurezza, sono oppressi alla porta, e non c’è alcuno che li difenda.
Job 18:16-19
16
In basso le sue radici si seccano, e in alto i suoi rami sono recisi.
17
Il suo ricordo scompare dalla terra e non si farà piú il suo nome per le strade
18
E’ sospinto dalla luce nelle tenebre ed è scacciato dal mondo.
19
Non ha né figli né discendenza tra il suo popolo e nessun superstite nella sua dimora.
Génèse 13:13
Ora la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l’Eterno.
Génèse 19:13-25
13
poiché noi stiamo per distruggere questo luogo, perché il grido dei suoi abitanti è grande davanti all’Eterno e l’Eterno ci ha mandati a distruggerlo«.
14
Allora Lot uscì e parlò ai suoi generi che avevano sposato le sue figlie, e disse: »Levatevi, uscite da questo luogo, perché l’Eterno sta per distruggere la città«. Ma ai generi parve che egli volesse scherzare.
15
Come spuntò l’alba, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: »Levati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, affinché tu non perisca nel castigo di questa città«.
16
Ma siccome egli si indugiava, quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché l’Eterno aveva avuto misericordia di lui, lo fecero uscire e lo condussero in salvo fuori della città.
17
Come essi li conducevano fuori uno di loro disse: »Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!«.
18
Ma Lot rispose loro: »No, mio signore!
19
Ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi e tu hai usato grande misericordia verso di me, salvandomi la vita; ma io non riuscirò a raggiungere il monte prima che il disastro mi sopraggiunga ed io perisca.
20
Ecco, questa città è abbastanza vicina per potervi arrivare, ed è piccola. Deh, lascia che io fugga là (non è essa piccola?), e così avrò salva la vita«.
21
L’angelo gli disse: »Ecco, io ti concedo anche questa richiesta: di non distruggere la città, di cui hai parlato.
22
Affrettati, fuggi là, perché io non posso fare nulla finché tu vi sia giunto«. Perciò quella città fu chiamata Tsoar.
23
Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivò a Tsoar.
24
Allora l’Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell’Eterno.
25
Così egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti della città e quanto cresceva sul suolo.