Abbi pietà di me, o Eterno, tu che mi fai risalire dalle porte della morte, vedi l’afflizione che soffro da parte di quelli che mi odiano,

essi detestavano ogni cibo ed erano giunti alle soglie della morte.

I legami della morte mi avevano circondato e le angosce dello Sceol mi avevano colto; sventura e dolore mi avevano sopraffatto.

Se lo riprendano le tenebre e l’ombra di morte, si posi su di esso una nube, la tempesta del giorno lo spaventi!

Palesa le cose profonde nascoste nelle tenebre, e porta alla luce l’ombra di morte.

Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, non temerei alcun male perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano.

Altri dimoravano nelle tenebre e nell’ombra di morte, prigionieri nell’afflizione e nelle catene.

li trasse fuori dalle tenebre e dall’ombra di morte e spezzò i loro legami.

Egli ha fatto le Pleiadi e Orione, muta l’ombra di morte in aurora e rende il giorno oscuro come la notte; chiama le acque del mare e le riversa sulla faccia della terra: il suo nome è l’Eterno.

il popolo che giaceva nelle tenebre ha visto una grande luce, e su coloro che giacevano nella regione e nell’ombra della morte, si è levata la luce«.