Chi ha aperto un canale per le straripanti acque e la via al tuono dei fulmini.

Puoi tu far giungere la tua voce fino alle nubi affinché abbondanza di pioggia ti ricopra?

Sei tu forse che scagli i fulmini dove devono andare, dicendoti: »Eccoci«?

Perché come il lampo che, guizzando da una estremità all’altra del cielo, illumina ogni cosa, cosí sarà anche il Figlio dell’uomo nel suo giorno.

Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno,

Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte,

Poi Dio disse: »le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e appaia l’asciutto«. E così fu.

Così i figli d’Israele entrarono in mezzo al mare all’asciutto; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.

Le acque tornarono e coprirono i carri, i cavalieri e tutto l’esercito del Faraone che erano entrati nel mare per inseguire gli Israeliti; e non ne scampò neppure uno di loro.

Egli ha gettato in mare i carri del Faraone e il suo esercito, e i suoi migliori guerrieri sono stati sommersi nel Mar Rosso.

Gli abissi li coprono; sono andati a fondo come una pietra.

Aveva fatto delle tenebre il suo velo, e per padiglione intorno a sé aveva posto l’oscurità delle acque e le dense nubi del cielo.

L’Eterno tuonò nei cieli e l’Altissimo fece udire la sua voce con grandine e carboni ardenti.

Al tuo rimprovero, o Eterno, e al soffio del vento dalle tue narici, gli alvei dei fiumi apparvero e le fondamenta del mondo furono scoperte.

Egli ha fondato la terra sulle sue basi; essa non sarà mai smossa in eterno,

Al tuo rimprovero esse fuggirono, alla voce del tuo tuono si allontanarono in fretta.

Tu hai posto alle acque un limite da non oltrepassare; esse non torneranno a coprire la terra.