Abbiate pazienza con me e lasciatemi parlare e, quando avrò parlato, deridetemi pure.

Sta’ attento, Giobbe, ascoltami; sta in silenzio, e io parlerò.

Se no, ascoltami; taci, e io ti insegnerò la sapienza«.

Ora vi prego, fratelli, ritenete questa parola di esortazione, perché vi ho scritto brevemente.

Volete forse parlare iniquamente in difesa di Dio e parlare in suo favore con inganno?

Vorreste usare parzialità con lui o patrocinare una causa per Dio?

Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch’io sono stato formato dall’argilla.

Egli sarà il tuo portavoce al popolo; così egli sarà per te la bocca e tu sarai per lui come Dio.

Perciò cosí dice l’Eterno: »Se tu ritorni a me, io ti ristabilirò e tu starai davanti a mè. Se tu separi il prezioso dal vile, tu sarai come la mia bocca; essi ritorneranno a te, ma tu non devi tornare a loro.

Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare, perché sono ribelli.

Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio.