Seguí la via dei re d’Israele, come aveva fatto la casa di Achab, perché sua moglie era una figlia di Achab, e fece ciò che è male agli occhi dell’Eterno.

Egli seguí la via della casa di Achab e fece ciò che è male agli occhi dell’Eterno, come la casa di Achab, perché era imparentato con la casa di Achab.

Anch’egli seguí le vie della casa di Achab, perché sua madre lo consigliava ad agire empiamente.

Infatti tutti vedono che i savi muoiono e che nello stesso modo periscono gli stolti e gli insensati, e lasciano ad altri i loro beni.

Eppure anche l’uomo che vive nelle ricchezze non dura; egli è simile alle bestie che periscono.

I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo, e poi fanno libazioni, ad altri dei per provocarmi ad ira.

Ella uscí, e disse a sua madre: »Che cosa devo chiedere?«. Quella rispose: »La testa di Giovanni Battista«.

Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza, ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento.

»Fino a quando, o semplici, amerete la semplicioneria, e gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la conoscenza?

Il senno è una fonte di vita per chi lo possiede, ma la stoltezza è il castigo degli stolti.

»Ecco, sono cosí meschino, che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca.

Ai suoi occhi è disprezzata la persona spregevole, ma egli onora quelli che temono l’Eterno; anche se ha giurato a suo danno, egli non ritratta;

Poiché l’uomo spregevole proferisce cose spregevoli e il suo cuore si dà all’iniquità, per commettere empietà e dire cose irriverenti contro l’Eterno, per lasciare vuoto lo stomaco dell’affamato e far mancare la bevanda all’assetato.